Montafia (Asti) – Nel fermento delle elezioni comunali di Montafia del 25 maggio, finalmente, sono state partorite due liste perfettamente democratiche, una la prima: “Uniti per Montafia” del Sindaco Uscente, Marina Conti, che ha condotto cinque anni di amministrazione come se fosse una brava madre di famiglia, ma verso la fine del mandato, per problematiche ambientali dei tigli di Zolfo, dove un centinaio di cittadini, di un comitato spontaneo con il motto “salviamo i nostri Tigli”, ha creato tante polemiche che, secondo me, un falso problema ambientale e di paesaggio; basterebbe una manutenzione ordinaria come si deve e una buona valutazione di stabilità, applicato alla salute degli alberi, poiché qualcuno andrebbe tagliato per raggiunto limite di età, tutti sarebbero contenti: i fautori dei ricordi, gli ambientalisti e i cittadini comuni. La lista “Uniti per Montafia” ha l’intento di proseguire nel lavoro portato avanti dall’Amministrazione uscente al fine di completare le opere e le iniziative da essa avviate e realizzarne di nuove, cercando il più possibile di soddisfare le esigenze dei cittadini e del territorio. Nella lista ci sono due ragazze molto giovani e combattive che si stanno impegnando sul territorio, si chiamano tutte e due Sara: Giaretti del 1991 e Valle, del 1993, commerciante aiuta il papà Sergio nella Azienda agricola “Monalfungo”, gli piacerebbe occuparsi di tutti i lavori di manutenzione dei fossi che sono pieni di erbacce e della Pro Loco, per migliorare l’organizzazione nella promozione del territorio e del turismo agricolo, del Patrimonio Artistico e di tutte le manifetazioni di Montafia.
La seconda lista, “Progetto Montafia”, di Giovanni Marchese che, si articola su promesse elettorali realizzabili con trasparenza e partecipazione, per fare in modo che tutti i cittadini, possano intervenire direttamente con le loro idee e professionalità nella gestione della cosa pubblica, al fine di proseguire il bene comune.
Montafia è un Comune di poco sotto i mille abitanti a vocazione agricola e artigianali ed ha cinque frazioni: Bagnasco, Nigiotto, Ravizza, Valdelserro, Vignole e Zolfo, tutte da sviluppare come turismo ambientale ed eccellenze enogastronomiche con delle belle strutture come il B&B di Vignole e l’Agroturismo di Ravizza, con le sue associazioni impegnate nella promozione delle tradizioni locali simbolo di Montafia. Queste colline di Montafia hanno bisogno di una buona manutenzione sulla viabilità e dei boschi, ripristinare i sentieri per camminare e ciclo turistico, il contenimento di animali selvatici. Donato D’Auria