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Settimanale indipendente fondato e diretto da Donato D’Auria. Registrato presso il Tribunale di Torino il 7 ottobre 2011 n. 64

Donato Agroalimentare Press

Life Piemonte - un marchio per sostenere la biodiversità

13 febbraio 2013

Life Piemonte – un marchio per sostenere la biodiversità

Life seleziona con esperienza e professionalità i frutti delle nostre terre (la castagna di Cuneo I.P.G., la pera Madernassa del Roero, le pesche di Cuneo, le prugne Santa Clara del Roero, la nocciola Piemonte) per offrirci caratteristiche, sapori e tradizioni contadine. Un progetto: difendiamo il territorio. E lo facciamo attraverso la biodiversità per mantenere in vita la varietà di sapori e profumi della natura e delle nostre tavole, attraverso progetti di riqualifica del territorio, sostenendo i  progetti sin dalla fase di analisi iniziale e di verifica della qualità dei siti e dei processi produttivi, offrendo ai coltivatori la possibilità di concretizzare il loro impegno, fatica e passione, impegnandosi a promuovere e distribuire i preziosi frutti risultato di queste “filiere”; di ciò potete trovare approfondimenti sul sito www.valorealterritorio.it

“Valore al Territorio” non identifica la semplice selezione di un prodotto, ma certifica la qualità dell’intero percorso di un frutto e dell’ambiente in cui si sviluppa. Life collabora con la Facoltà di Agraria dell’Università di Torino con cui si impegna per riqualificare i terreni e recuperare le antiche produzioni, con il miglior approccio tecnico e scientifico, con undubbio sostegno alle piccole aziende agricole a conduzione familiare alle quali riesce a garantire un sicuro introito economico, in un perfetto connubio di tradizione ed innovazione. Il suddetto impegno è stato coronato da Life diventando sostenitore dei progetti di Slow Food e della Fondazione Slow Food per le biodeversità, con accordo firmato il 17 ottobre 2012 da Umberto Sacchi, amministratore delegato di LIFE, per fare la differenza anche sugli scaffali della grande distribuzione. In dettagli: la zona di produzione della castagna di Cuneo I.G.P. comprende i Comuni di montagna e di fandovalle di tutte le vallate cunesi dalla Valle Po alla Valle  Tanaro. L’origine della castanicoltura cunese è antichissima ed i primi riferimenti si attestano alla fine del XII secolo (Carteggio della Certosa di Pesio: 1173 – 1277). Le castagne bianche sono citate nei documenti dei Comuni di Envie e Martiniana Po risalenti al 1291. Allo stato fresco, la Castagna Cuneo presenta una pezzatura minima di  110 frutti al kg. L’epicarno di colore da giallo a marrone chiaro, con consistenza tendenzialmente croccante e  sapore dolce e delicato. Non sono ammesse difettosità interne o esterne superiori al 10% (frutto spaccato, bacato, ammuffito, vermicato interno).

La pera Madernassa del Roero è coltivata nel Roero, cioè nella parte nord orientale della provincia di Cuneo fin dal secolo scorso. Ha avuto origine in un appezzamento della Cascina Gavello della Borgata Madernassa, su una collina esposta a levante tra i comuni di Guarene e Castagnito. La forma del frutto è piriforme, lievemente appiattita all’estremità, di grandezza media. Il colore della buccia è verdastro con sfumature a volte rossastre a volte grigio marrone, a seconda del terreno in cui si trova; la sua polpa è compatta e si presta soprattutto alla cottura.

Le pesche di Cuneo che contengono zuccheri e carboidrati facilmente assimilabili dall’organismo. Per questo motivo, e per il sapore dolce ed aromatico, vengono consumate in tutto il mondo, crude, in composte, marmellate e macedonie. Le pesche trovano utilizzo anche in erboristeria e in cosmetica, dove i gusci dei loro noccioli vengono triturati per preparare prodotti esfolianti.

Le prugne del Roero, la cui produzione è storicamente documentata già nel Medioevo: la legislazione locale imponeva ai contadini di piantare ogni anno diverse varietà di alberi da frutto, tra i quali un certo numero di susini. La varietà la RO.E.RINA è una nuova varietà autoctona, nata alcuni anni fa nel Roero di cui porta orgogliosamente il nome. Adatta anche a terreni collinari e non particolarmente esigente, si è sviluppata in modo naturale dopo prove sulla varietà Santa Clara, mantenendo nel tempo le sue caratteristiche principali: una polpa più consistente, un prodotto più profumato, un tenore zuccherino alto, un nocciolo contenuto e un frutto più tondeggiante. Dopo un periodo di abbandono la produzione attuale di 10.000 piante, in costante aumento, ha portato un ottimo riscontro qualitativo, a fronte di uno sfruttamento meno intensivo ed esasperato della pianta che porta come risultato un prodotto più buono e sano.

La nocciola Piemonte, frutto della cultivar di nocciola Tonda Gentile delle Langhe, coltivato nel territorio individuato nel decreto di riferimento all’interno della Regione Piemonte. La varietà Tonda Gentile delle Langhe è carattarizzata da un guscio molto duro e completamente pieno che consente buone rese alla sgusciatura (40% – 50%).

La Nocciola Piemonte I.G.P., è particolarmente apprezzata dall’industria dolciaria per i suoi parametri qualitativi quali forma sferoidale del seme, gusto ed aroma eccellenti dopo tostatura, elevata pelabilità, buona conservabilità. Per questi motivi la Nocciola Piemonte è universalmente conosciuta come la migliore al mondo.

Attualmente in Piemonte non c’è una filiera produttiva e le poche aziende faticano a collocare il prodotto o sono consorziate a cooperative di altre Regioni. LIFE si ripropone di avviare in Piemonte una sperimentazione per il rilancio della nocicoltura, soprattutto nelle aree pedemontane in due località del Roero, al fine di valutarne l’adattabilità agli ambienti di coltura, con impianti specializzati di noci da frutto, una filiera corta in cui vivaisti, frutticoltori ed industria di trasformazione possono produrre un prodotto locale di elevate qualità con benefici economici per gli attori coinvolti e garanzie di rintracciabilità per il consumatore. Arianna Belluco

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