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Settimanale indipendente fondato e diretto da Donato D’Auria. Registrato presso il Tribunale di Torino il 7 ottobre 2011 n. 64

Accadeva

Per l’ossolano Bernardini una sorpresa tricolore

10 gennaio 2015

Per l’ossolano Bernardini una sorpresa tricolore
Carpi (Modena) – Città di grandi tradizioni per quanto riguarda la Maratona, il cui nome è legato alle leggendarie imprese di Dorando Pietri alle Olimpiadi di Londra del 1908. La Maratona d’Italia, organizzata dal G.P. Arci Cibeno, con presidente Ivano Barbolini. La corsa di domenica 28 ottobre 1990 era valida quale 77esimo campionato italiano maschile e 11esimo femminile.
Carpi ha ospitato per la quinta volta il campionato italiano (1938 – 1939 – 1969 – 1985 con vittorie di Roccati, Roccati, Ambu e O. Faustini). Si è corso nel periodo migliore per la Maratona, in quanto solitamente l’autunno è riservato alle grandi Maratone nel mondo e Carpi intende tenere testa sul piano organizzativo alle già confermate Maratone mondiali, anche alla luce del montepremi importante e unico nella storia della Maratona d’Italia. Premi uguali per uomini e donne, con una punta di 40 milioni e un’autovettura Seat ai due vincitori. La corsa ha visto la partenza di 3000 podisti e ha toccato i comuni di Carpi, Soliera e Modena.
I due atleti che hanno indossato la maglia tricolore sono Emma Scaunich e Severino Bernardini. A sette anni di distanza dell’ultimo successo piemontese (Giuseppe Gebi nell’83 e Gianpaolo Messina nell’81) la prova di Carpi è, dunque, tornata ad essere appannaggio di un atleta della nostra Regione, seppur in gara per i colori della Comelit Bergamo. Da notare che per Severino Bernardini si trattava del debutto sulla distanza dei classici km 42.195. Bernardini ha 24 anni ed è nato a Cravegna di Crodo, in provincia di Novara ed ha iniziato con le corse in montagna.
Il tempo ottenuto di 2h.11.53 ha una notevole rilevanza tecnica in quanto è il terzo tempo di quest’anno in Italia e il dodicesimo di sempre. Per lui si apre un grande avvenire su questa distanza, a conferma del valore della scuola italiana nella Maratona che ha trovato da tempo in Gelindo Bordin  l’uomo guida. Donato D’Auria
Classifica dei piemontesi: 1) Severino Bernardini 2h.11.53, Calia 2h.25.57, Roberto Cortale 2h.27.56.

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