Primi verdetti ai Campionati Italiani di atletica leggera
Rieti – La grande atletica italiana é tornata in una delle sue storiche case: lo Stadio Raoul Guidobaldi di Rieti. Nonostante la grande quantità di eventi organizzati nel capoluogo Sabino (tra cui lo storico meeting e i Campionati Juniores del 2013) era dal 2003 che gli assoluti non si svolgevano nel centro geografico d’Italia. Ovviamente, non poteva mancare il ricordo di Andrea Milardi, storico animatore del movimento atletico reatino e anima della celebre Atletica Studentesca, vera e propria fucina di talenti, che ci ha lasciato da poco. Proprio in ricordo di Andrea e del suo impegno per i giovani, si sono svolte al Guidobaldi le finali della “Scheggia Sabina”, gara di 60 metri dedicata alle quinte elementari della Provincia di Rieti.
Per quanto riguarda il lato agonistico della manifestazione, tutti i presenti sono concordi nel sottolineare che questa é stata la giornata di Matteo Galvan. Il quattrocentista delle Fiamme Gialle, infatti, ha realizzato un pazzesco (per gli standard italiani) 45″12, che gli ha regalato il minimo olimpico, oltre al titolo e al primato nazionale. L’urlo del Presidente Fidal Alfio Giomi a fine gara riassume bene la gioia e lo stupore dei presenti nel vedere un italiano correre i 400 metri piani su tempi di livello internazionale. La missione, a questo punto, é cercare la medaglia ai prossimi europei di Amstrdam e provare ad ottenere una semifinale olimpica.
Ha un po’ deluso le aspettative del pubblico, invece, quella che doveva essere la gara regina della giornata odierna: il salto in alto femminile. Complice anche un acquazzone che ha bagnato non poco la pedana, la favorita della vigilia Alessia Trost si è fermata alla misura di 1.94, lontana dai suoi salti migliori. La pordenonese ha comunque palesato un’ottima forma, così come La Furlani e la Omoregie, che stanno continuando a saltare vicine a 1.90. Molto deludente, invece, Desiree Rossit, incapace di ripetere lo splendido 1.97 di pochi giorni fa. La friulana, per diventare una grande atleta, deve ancora lavorare molto su costanza ed emotività.
Tra i più convincenti ci sono stati il giovane Filippo Tortu, capace di imporsi nei 100 metri con un discreto 10.32, ottenuto con molto vento contrario. Al di là del tempo, Tortu ha stupito tutti, correndo con grande magurità una gara in cui si trovava di fronte tutti gli sprinter che hanno dominato nel panorama nazionale negli ultimi dieci anni. Molto bene anche Anna Incerti, che nei 5000 metri ha ottenuto il pass per le Olimpiadi, correndo un ottimo 15’22” praticamente da sola. Il minimo Olimpico, invece, é mancato al lunghista Marcel Jacobs, che agli Europei dovrà fare una gara perfetta per alimentare le sue speranze olimpiche.
Nel salto con l’asta maschile, invece, lo scettro resta nelle mani di Giorgio Piantella, che centra il dodicesimo titolo nazionale, il sesto all’aperto, grazie ad un modesto 5.35. Dietro di lui si piazzano i giovani Sinno e Luigi Robert Colella, giovane figlio d’arte che gareggia per la storica e ricostituita U.S. Foggia. Speriamo che in tutte le specialità della nostra atletica possa cncrtizzarsi in tempi brevi un ricambio generazionale di qualità, che possa riportare la nostra nazionale a livelli d’eccellenza quantomeno a livello europeo. Luigi M. D’Auria