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Settimanale indipendente fondato e diretto da Donato D’Auria. Registrato presso il Tribunale di Torino il 7 ottobre 2011 n. 64

SerieD - LND

Il Foggia riparte dalla Serie D con un nuovo progetto

10 settembre 2019

Foggia (Fg) – Sette anni dopo, il Foggia riparte di nuovo dall’inferno del campionato di Serie D. Sette anni dopo un Termoli Foggia che segnó definitivamente la fine dell’era Casillo e l’inizio di quella Pelusi (a cui seguiranno diverse altre presidenze, fino all’esoerienza degli ultimi anni con la famiglia Sannella), i Satanelli sono costretti di nuovo a ripartire dal massimo campionato non professionistico italiano, con un doppio salto indietro che ha segnato la fine di un periodo storico che ha visto il Foggia tornare in Serie B, ma anche una retrocessione sul campo e un ennesimo fallimento che hanno riportato l’ambiente a una situazione difficile da ogni punto di vista.

Ancora una volta, il calcio foggiano ha rischiato di morire e la palla é passata al sindaco Landella, che ha gestito il processo di assegnazione  del titolo sportivo all’imprenditore sardo Roberto Felleca, già legato al mondo del calcio con esperienze in piazze come Como. La nuova proprietà ha puntato su uno staff che al suo interno vede persone già legate al calcio foggiano (Davide Pelusi é tornato nel board della squadra), ma anche su uomini di fiducia, come il direttore tecnico Ninni Corda, già allenatore a Como con Felleca.

Dal punto di vista sportivo, la necessità di costruire una rosa competitiva in pochi giorni non ha aiutato il Foggia a partire nel modo giusto. Nei turni preliminari di Coppa Italia sono arrivate due belle vittorie contro il Brindisi (che ha segnato la nuova rinascita del Foggia) e Nardó, mentre in campionato il cammino dei Satanelli é arrivata una brutta sconfitta contro il Fasano, che ha segnato la fine dell’esperienza come allenatore di Amantino Mancini, che ha iniziato la sua esperienza da allenatore senza trovare il feeling giusto con uno staff scelto dalla proprietà e senza riuscire a dare alla squadra un’impronta tattica chiara, schierando un 3-5-2 che é parso a tutti lento e impacciato nella produzione di gioco.

A sostituire l’ex calciatore di Roma e Inter, é stato chiamato proprio il direttore tecnico Corda, che guiderà i Satanelli in un girone di Serie D che si annuncia decisamente complicato, con tante squadre pronte a giocarsi la promozione in Serie C e tante piazze storiche, tra cii Brindisi, Foggia, Taranto, Nocerina e Sorrento. In Coppa Italia, invece, il Foggia giocherà in casa contro il Vastogirardi in un incontro che apre il tabellone finale della competizione, con 64 squadre partecipanti.

Pur dovendo affrontare una nuova ripartenza, in ogni caso, al Foggia non mancherà di sicuro il supporto di un pubblico che ha già iniziato ad affollare le tribune dello Zaccheria con numeri importanti per una categoria come la Serie D. Importantissimo, per la proprietà e per tutto l’ambiente foggiano, sarà cercare di dare vita ad un clima positivo, con critiche costruttive verso un gruppo giovane e ancora in costruzione. L’obiettivo a lungo termine deve essere quello di rendere questo progetto efficace, regalando emozioni sportive ma anche la necessaria solidità societaria. Donato D’Auria

L’allenatore Mancini con l’addetto stampa Mari Ciampi a Foggia Nardò

(Foto: Sebastiano Spina)

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