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Settimanale indipendente fondato e diretto da Donato D’Auria. Registrato presso il Tribunale di Torino il 7 ottobre 2011 n. 64

Tennis

Bradaric crolla, Bellotti si prende Mantova. Finale a due volti, la chiave è il primo set

29 luglio 2013

Bradaric crolla, Bellotti si prende Mantova. Finale a due volti, la chiave è il primo set

Mantova, 6 luglio 2013 – È Riccardo Bellotti il vincitore del Torneo Città di Mantova 2013 – Trofeo “INVIO”, evento Futures da 15.000 dollari di montepremi che segna il ritorno del tennis internazionale sui campi della Canottieri Mincio, dopo sei anni. Il ventunenne azzurro, ma nato a Vienna il 5 agosto 1991, si è imposto con il punteggio di 7-5 6-0 sul croato Marin Bradaric. Una finale a due volti, quella che ha richiamato quasi un migliaio di persone sulle gradinate della “Cano”, come la chiamano da queste parti. Un primo set molto combattuto, in cui Bradaric ha messo la testa avanti fin da subito, al punto di andare a servire per il primo set sul 5-4, merito di un break conquistato al terzo game. Sul 40-0, con tre set point a disposizione, il croato è sparito dal campo. Prima una grande risposta vincente di rovescio di Bellotti, poi una serie di errori gratuiti e il break subito. Di lì, una serie di nove giochi a zero conquistati dall’azzurro, seguito sulle tribune da tutto il suo staff. Arrivato a condurre per 6-5, l’italiano, testa di serie numero 1 della vigilia e in gara grazie a wild card degli organizzatori, ha chiuso la prima frazione. E, di fatto, il match. “Sono sceso in campo pur non essendo al meglio – ha confidato Bradaric – ma ci ho provato comunque”. Il giorno prima, dopo aver battuto Bega in semifinale, aveva vomito appena uscito dal campo. “Oggi, perso il primo set, ho pensato che fosse meglio non rischiare”.

Sorriso e festa, invece, sotto il cappellino scuro di Bellotti: “sono felice di aver vinto qui: io ne ho giocati tanti di Futures, ma questo è stato sicuramente il più bello della mia vita”, ha detto, con ancora la coppa in mano, davanti al pubblico durante la premiazione. Il primo set è durato 55 minuti, il secondo solo 14, ma alla fine la differenza è minima. Il titolo, l’undicesimo in carriera, il terzo del 2013, porta con sé anche i punti necessari per essere sicuro di un posto nel tabellone di qualificazione degli Us Open di New York. Era l’obiettivo della vigilia, assolutamente centrato. Come è stato centrato l’obiettivo della manifestazione, riportare il grande tennis a Mantova. Soddisfazione evidente sui volti e nelle parole del presidente della Canottieri Mincio Diego Rossi: “non è un momento facile, soprattutto economicamente, ma riavere un torneo di questa importanza è un orgoglio. La Canottieri se lo merita”. Gli fa eco il direttore del torneo, Marco Prandi: “abbiamo lavorato sodo, ma lo abbiamo fatto con passione. Adesso lavoreremo ancora perché vogliamo alzare di nuovo l’asticella”. Il che significa tornare a ospitare un evento Challenger, come succedeva fino al 2006. “Non è detto che ci riusciremo subito l’anno prossimo, ma entro un paio d’anni ce la possiamo fare”. Presente alla premiazione anche la mamma di Federico Luzzi, il davisman azzurro scomparso ormai cinque anni fa a causa di una forma fulminante di leucemia. “È bello – ha detto Paola – vedere che il ricordo di Federico è ancora così vivo in ogni posto in cui è stato. Perché era una ragazzo speciale”. Mantova ha voglia di tennis e l’edizione 2013 del Trofeo “INVIO” ne è stata la riprova tangibile. Ufficio Stampa Gabriele Riva

La finale: R. Bellotti (ITA) [1] WC b. M. Bradaric (CRO) [8] 7-5 6-0.

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