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Settimanale indipendente fondato e diretto da Donato D’Auria. Registrato presso il Tribunale di Torino il 7 ottobre 2011 n. 64

Sci

Hirscher e Shiffrin dominatori della Coppa con uno sguardo sui Mondiali

24 dicembre 2018

Torino – La stagione di Coppa del Mondo di Sci Alpino, giunta alla sua breve pausa natalizia (si riprenderà subito prima del Capodanno con la discesa libera maschile a Bormio), ha visto un Circo Bianco con gli stessi attori protagonisti della scorsa stagione, anche se non è mancata qualche sorpresa che ha reso più gustosa una stagione che culminerà con i Mondiali di Äre, che si svolgeranno a febbraio, dodici anni dopo l’ultima edizione svoltasi nella cittadina del Nord della Svezia (allora l’Italia ottenne un oro nel  super gigante maschile grazie al “colpo” di Patrick Staudacher). Nonostante manchino ancora molte gare ai Mondiali (comprese delle “classiche” come Kitzbuhel, Adelboden e Cortina d’Ampezzo), le gerarchie sembrano essere abbastanza definite, sia nel settore maschile che in quello femminile.

Comtinua anche in questa stagione, infatti, il dominio nelle discipline tecniche di Marcel Hirscher. Il fenomeno austriaco, infatti, continua a inanellare successi su successi, annichilendo letteralmente una concorrenza tutt’altro che di livello basso. Anche dei grandissimi campioni come il francese Pinturault e il norvegese Kristoffersen sono costretti, soprattutto in gigante, alla sciatta dell’austriaco, capace di coniugare potenza fisica ed eleganza tecnica. Tra le pochissime eccezioni, lo slalom speciale disputatosi subito prima di Natale a Madonna di Campiglio, dove Hirscher ha sbagliato nella seconda manche, consegnando la vittoria allo svizzero Daniel Yule, che potrebbe competere per una medaglia ai Mondiali.

In Casa Italia, non sono mancate le buone notizie. Nel settore della velocità, dove qualche passaggio a vuoto di Jansrud e Svindal ha reso le gare più aperte, sono arrivati tre podi, due da Innerhofer e uno da Paris, confermando la “buona salute” del nostro movimento, in attesa del rientro ad alti livelli di Peter Fill, ancora acciaccato. Nelle discipline tecniche, sono mancati risultati di altissimo livello, ma finalmente il nostro movimento sta assistendo ad un inizio di ricambio generazionale, grazie ai buoni risultati di De Aliprandini e Vinatzer, anche se il percorso di crescita di questi atleti é ancora lungo, soprattutto dal punto di vista della continuità di risultati.

Nel settore femminile, non sembra diminuire la fame di vittorie di Mikala Shiffrin, diventata competitiva in ogni condizione di gara (quest’anno si é aggiudicata anche una vittoria in super gigante) e quasi mai messa in difficoltà dalle avversarie. Tra le sue dirette concorrenti, per la gioia degli appassionati italiani, c’é Federica Brignone, che ha vinto lo slalom gigante di Killington a novembre. Pesa, invece, l’assenza dalle gare di Sofia Goggia, infortunatasi poche settimane prima dell’inizio della stagione, che rientrerà solo nel 2019, probabilmente a fine gennaio.

Hirscher e Shiffrin, dunque, saranno i campioni da battere ai Mondiali di Are, ma, come spesso accade in una gara singola, le sorprese sono dietro l’angolo e i possibili “carneadi” del Circo Bianco sono pronti a diventare “eroi per un giorno”. L’Italia ha tutte le carte in regola per provare ad ottenere almeno tre medaglie, ma gli Azzurri dovranno essere bravi a sfruttare le occasioni a loro disposizione, replicando nel momento più importante le loro migliori prestazioni di Coppa del Mondo. Luigi M. D’Auria

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