Ritorna il Duathlon città di Santena
Santena (To) – Dopo alcune stagioni di pausa, il Duathlon torna nella città di Camillo Benso Conte di Cavour. Qualitry, Torino Triathlon e CUS Torino, infatti, riorganizzeranno il Duathlon di Santena, manifestazione che si era già svolta per due edizioni, che avevano riscosso un buon successo tra gli appassionati di questa disciplina.
La gara, che si svolgerà il 12 marzo su una distanza “sprint” (5 chilometri di corsa, venti di bici e altri 2.5 di corsa),dovrebbe snodarsi su un percorso già collaudato, che attraverserà (soprattutto nella frazione di corsa) il parco del Castello Cavour di Santena e le campagne della cittadina situata dieci chilometri a sud-est di Torino. La manifestazione é una gara certificata Rank Gold e con altre quattro prove farà parte del Circuito Duathlon 2017, motivo di richiamo ulteriore per tutte le società più competitive, interessate alla conquista del trofeo.
L’orario di partenza della gara (che vedrà gli atleti divisi in diverse batterie) é fissato per le ore 13.00, anche se il villaggio partenza sarà a disposizione degli atleti a partire dalle ore 9.00, mentre la zona cambio resterà aperta dalle 11.30 alle 12.30, subito prima dell’ultimo briefing pre-partenza. Nessun problema per il pranzato dei duathleti, visto che Santena é un Comune ricco di ristoranti tipici piemontesi e che gli organizzatori stanno allestendo un pasta party sponsorizzato da Lenti, azienda che ha sede proprio a Santena.
Il Triathlon di Santena sarà, dunque, un appuntamento importante per il calendario Piemontese di Duathlon, disciplina che ha perso un po’ di slancio a Torino dopo il campionato nazionale che andó in scena al Parco del Valentino due anni fa. La volontà di Qualitry di ridare slancio a questa manifestazione segna un passo importante per la ripresa, perché la società di Piergiorgio Orla ha già fatto vedere di poter organizzare manifestazioni di alto livello. Per aiutare i “neofiti” della disciplina, la Fitri ha messo anche a disposizione dei tesseramenti giornalieri, sul modello già sperimentato nel Triathlon, che dovrebbero incrementare il numero di praticanti di uno sport che merita maggiore attenzione e non deve essere solo un allenamento per il triathlon. Luigi M. D’Auria