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Settimanale indipendente fondato e diretto da Donato D’Auria. Registrato presso il Tribunale di Torino il 7 ottobre 2011 n. 64

SerieA

Il Milan ritrova l'Europa dopo tre anni e sogna un nuovo ciclo vincente

11 giugno 2017

Il Milan ritrova l’Europa dopo tre anni e sogna un nuovo ciclo vincente

Milano – Quando domenica 21 maggio, l’arbitro ha fischiato la fine di Milan Bologna, il pubblico di San Siro si é lasciato andare a cori e festeggiamenti in grande stile. Strano, visto che negli ultimi trent’anni il sesto posto, valido soltanto per i preliminari di Europa League, avrebbe lasciato l’amaro in bocca ai supporter rossoneri. Normalissimo, se si considera che il “Diavolo” non frequentava l’Europa da tre anni, e che dai tempi dell’ultimo scudetto (si parla del 2011) i risultati sportivi e societari sono stati segnati da un calo che si é tramutato, nelle ultime stagioni, in un vero e proprio crollo che ha posto fine, in modo abbastanza amaro, all’era Berlusconi.

Milan Bologna, penultima partita del campionato, é stata un po’ il paradigma dell’ultima stagione dei Rososneri. Squadra non bella da vedere, a tratti totalmente priva di idee, ma in grado di portare a casa i tre punti grazie alla forza di volontà e ai numeri di qualche ottimo solista presente in rosa. L’assenza di Suso, infatti, é stata compensata da un’altra grande prestazione di Deulofeu, mentre un attacco del Bologna spento ha evitato a Donnarumma un’altra giornata di insidie.

A fine partita, peró, l’uomo più celebrato é stato senza dubbio Vincenzo Montella. Il tecnico campano, reduce da una stagione difficile alla guida della Sampdoria e da un divorzio problematico dalla Fiorentina, ha trovato al Milan la sua consacrazione come allenatore. Senza chiedere molto ad una proprietà che non poteva (o forse non voleva) dare più molto al Milan, ha deciso di far crescere molti giovani del vivaio (Donnarumma e Locatelli su tutti), valorizzando il talento offensivo dei più talentuosi della rosa (Suso e Bonaventura). Ha ottenuto la Supercoppa Italiana, ma soprattutto il sesto posto valevole per l’Europa, regalando una buona base da cui partire alla nuova proprietà cinese.

I tifosi Rososneri, ora si aspettano grandi risultati dalla sessione estiva di calciomercato. Non gravati dal peso dalle regole del fair play finanziario, Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli hanno già regalato a Montella tre innesti: il centrale di difesa Musacchio, il centrocampista ivoriano Kessié, protagonista dell’Atalanta di Gasperini, e il terzino Ricardo Rodriguez, arrivato dal Wolsburg. Non si tratta di giocatori di primissima fascia, ma comunque di pedine utili per rinforzare il 4-3-3 di Montella nelle posizioni dove era più carente. Ora, peró, la gestione del mercato dovrà essere più oculata. Per rinforzare ancora la Rosa, infatti, sarà necessario cedere alcuni giocatori  con un incasso particolarmente pesante (come Bertolacci e uno tra Zapata), rimpiazzandolo eventualmente con qualche giovane di livello.

Anche se é ancora presto per parlare della prossima stagione, é chiaro che, per ora, il Milan é stata una delle squadre che si é mossa meglio sul mercato. Tra i possibili titolari, i fatti, manca solo un centravanti in grado di finalizzare il lavoro del centrocampo e degli esterni. Difficile che arrivi un top player come Diego Costa o Belotti, più facile che la società decida di puntare su un attaccante proveniente da un squadra media, come Kalinic o il portoghese del Porto André Silva. Altro grande obiettivo del mercato é il rinnovo di Suso e Donnarumma. Senza punti fermi, infatti, sarà difficile aprire un nuovo ciclo vincente, che riporti il Milan di nuovo in Champions per più stagioni consecutive. Luigi M. D’Auria

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