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Settimanale indipendente fondato e diretto da Donato D’Auria. Registrato presso il Tribunale di Torino il 7 ottobre 2011 n. 64

SerieD - LND

Il pareggio del Foggia 1-1 con il Nardò non accontenta nessuno

01 dicembre 2012

Il pareggio del Foggia 1-1 con il Nardò non accontenta nessuno

Foggia – Domenica 25 novembre 2012, alle ore 14.30 allo stadio Pino Zaccheria, in un pomeriggio mite, alla presenza di pochi spettatori

c’è stata la 13° del campionato di serie D girone H ad un’incontro interessante, ma con il risultato di 1-1 che non accontenta nessuno per come si è giocata e penalizza la classifica del Foggia. C’ero pure io, che non entravo in questo stadio da trentacinque anni, mi sono  emozionato ed ho ringraziato il Direttore Generale Bellisario Masi.

Il Foggia parte subito all’attacco, con azioni confuse che non portano i tiri nella porta del Nardò, ed è quest’ultimo che si rende pericolosa al 6’ con azione di contropiede, ma, scampato il pericolo, il Foggia dal 12° al 27° sviluppa un gioco in attacco collezionando 9 calci d’angolo con sette consecutivi, ma anche con azioni inattive il Foggia segna il gol. La svolta si è avuta sul finale del primo tempo, al 45’ sul secondo dei tre contropiedi totali del Nardò, scaturisce un calcio d’angolo, respinta, schermaglia sul pallone, dormita collettiva della difesa del Foggia e Corvino con un bel tiro preciso porta in vantaggio il Nardò. Non c’è tempo neanche per una reazione che finisce il primo tempo.

Il secondo tempo inizia con il Foggia in attacco, continua a giocare in avanti, aggredisce il Nardò sempre con azioni che iniziano a centro campo, ma non portano al gol, c’è qualche brivido a metà della ripresa al 17’, nel terzo contropiede il Nardò sfiora il raddoppio con un salvataggio sulla linea e nella stessa azione, super parata del portiere Mormille del Foggia. Nel contropiede che si sviluppa dopo questo doppio brivido il Foggia al 21’ sfiora il gol. A questo punto la partita diventa aperta, bella e spettacolare, sono saltati gli schemi la fatica ha iniziato ha farsi sentire e qui inizia l’assalto del Foggia che produce una traversa al 27’ con Agnelli, degli errori clamorosi a porta sguarnita e finalmente il pareggio arriva al 44’, con gol del nuovo entrato La Porta che pesca una deviazione dal limite. L’Incontro finisce con un pareggio che il presidente definisce “un pari che ci ha permesso di salvare la faccia. L’allenatore dei giocatori del Nardò, Luca Renna, elogia la sua squadra per la prestazione fornita in casa del Foggia, ma anche con il rammarico del mancato successo in un campo così bello e prestigioso, a pochi minuti dal termine. L’allenatore Pasquale Padalino, che non si sente sotto esame e non vuole arrendersi, presagiva alla vigilia pensieri poco positivi perché le squadre di media-bassa classifica e tra quelle che non rinunciano a giocare avrebbero potuto darci filo da torcere, come poi è successo con anche tanta fortuna del Nardò. Non ha nulla da rimproverare alla squadra, a parte qualche dettaglio. L’incontro finisce ed iniziano le valutazione di questo progetto “Nuovo Foggia”: il primo step è stata l’iscrizione e la realizzazione del progetto di ricostruire la storia di questa società e di ripartire dalla serie D, che sta molto stretta a questa città ed all’intera Capitanata. Nel secondo step che si concluderà con le ultime quattro partite, dove si capirà la vera forza di questa squadra e veramente dove potrebbe arrivare, fare una ricognizione sia sull’andamento tecnico, ma anche come la città e l’intera Capitanata ha risposto al nuovo progetto. Secondo me, dovrebbe essere la città, i foggiani che a prescindere dalla categoria e dal risultato, devono stare vicino alla società ed al progetto del giovane Presidente Davide Pelusi. Si deve tornare in massa, con entusiasmo allo stadio per sostenere il progetto, con solo quattromila di euro di incasso non si va da nessuna parte. Adesso per sistemare le cose societarie è la classifica: ci sono quattro incontri, dove con solo 4 punti di distacco dai Play off dove il Foggia aspira e si potrebbe con impegno e più attenzioni a tornare al successo per alleviare il ritardo della vetta, rispolverare qualche ambizione e dare pure un senso più concreto al mercato che si aprirà il 3 dicembre, dove si potrebbe avere un Foggia più spregiudicato per rompere la monotonia da sesto posto e ottenere la griglia degli spareggi promozione, che permetterà al club di tornare in Lega Pro con la riforma in arrivo dal 2014/15. Donato D’Auria

Foggia (3-4-2-1): Mormille, Basta, Loiacono, Esposito, Coccia, Quinto, Agnelli (36’ st. La Torre), Villani (13’ st. Ferrante), Agostinone (19’ st. La Porta), Palazzo, Giglio. A disposizione: Micale, Cassandro, Tommaselli, Berardi. Allenatore: Pasquale Padalino.

 Nardò (3-4-3): Mirarco, Taurino, Antico, Vetrugno, Montenegro, Giordano, Difino, Pasca, Corvino, Majella, Bagnoli (16’ st. De Razza). A disposizione: Novembre, Febbraro, Vergori, Mastria, Marzo, Patera. Allenatore: Luca Renna. Arbitro: Pietropaolo di Modena.

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