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Settimanale indipendente fondato e diretto da Donato D’Auria. Registrato presso il Tribunale di Torino il 7 ottobre 2011 n. 64

Accadeva

Bis del Team Raffa nella Susa-Moncenisio

30 gennaio 2015

Bis del Team Raffa nella Susa-Moncenisio

 

Susa (Torino) – Giunta quest’anno alla 5^ edizione, la staffetta Susa-Moncenisio si è riconfermata una classica nel suo genere. Ben 496 sono, infatti, i concorrenti che vi hanno partecipato, suddivisi in 124 formazioni da 4 elementi (tra i quali 48 erano di veterani e 8 di donne). La formazione amatoriale torinese del Team Raffa, composta da Bertola, Gilardi e dai marocchini Boussad e Sbaiti, ha ottenuto un meritato successo, bissando quello che altri rappresentanti della società avevano già fatto proprio nell’edizione ’88, quando ancora si correva sul vecchio tracciato con arrivo al colle del Moncenisio. Dall’anno scorso, invece, vi è un nuovo percorso, con cambi intermedi a Giaglione, Venaus e Novalesa, prima della durissima impennata finale verso il Comune di Moncenisio.

 

Sul traguardo, dopo i 28 chilometri complessivi delle quattro frazioni, il Team Raffa ha finito la sua fatica in 1h.40.40 (22 secondi più lento del Pont Donnas vincitore ’89), lasciando a 45 secondi il Valli di Lanzo, a cui nulla sono valse le splendide frazioni dei marocchini Hafid e Zitouna, che avevano come compagni Osella e Lantelme, quest’ultimo da poco tornato alle gare dopo una lunga assenza per infortunio. La terza piazza del podio, a 1.22 dal vincitore, è poi andata alla Libertas Challant di Verrez (AO) anch’essa rinforzata da ben tre rappresentanti del Marocco: Alì e Abdelariz Majoubi, El Cortobi con il biellese Coda.

 

Al quarto posto (a 2.07) la prima squadra straniera, con i francesi del Serre Chevalier con Michel, Pons, Fine e André, quest’ultimo autore di un buon recupero nell’ultima frazione, che lo ha portato a superare proprio in vista del traguardo il Cbr Borgaretto, quinto a 2.18 con Pizzo, Ala, Simone e l’ottimo Margaria. Sesta e miglior squadra della zona, come già nelle precedenti edizioni (due delle quali vinte), è stato, il Giò 22 Rivera in 1h.43.14 con Bonaudo, Cantore, Renzo e Franco Naitza: è stato Franco, in ultima frazione come al solito, a fare la “differenza”, nell’occasione impegnato strenuamente dal cunese Dario Viale, che con i compagni di club (Pasero, Farina e Rosso) ha portato al settimo posto il Sanfront, a 2.39 dai primi.

 

A livello individuale, nell’ultimo tratto da Novalesa a Moncenisio, sicuramente quello di maggior impegno (6,5 km con un dislivello di 630 metri), sono stati proprio Viale (28.57) e Franco Naitza (29.00) a far registrare i migliori tempi, di notevole valore considerando anche il gran caldo. Un’altra formazione della Lib. Challant all’ottavo posto a 3.39, con Varesio, Vicario, Oddenino e Schiavino, mentre va considerata notevole la prova con il nono posto dell’ATP Sangano con Ferrante, Faletra, Pilloni e Cortale sulla decima formazione del Corona composta da Veglia, Zaffino, D’Auria e Casula. Nella speciale classifica, che teneva conto delle staffette composte da tutti atleti ultra-quarantenni, ad imporsi è stato ancora il Team Raffa in 1h.50.06 con La Vecchia, Nardone, Rubbio e l’intramontabile, anche su un po’ acciaccato, De Palmas con soltanto sette secondi sulla seconda formazione dell’Atletica Fossano (Albiero, Grosso, Lamberti e Ternavasio).

 

Se gli atleti marocchini si sono dimostrati decisivi nella gara maschile, altrettanto lo sono state le loro conterranee in campo femminile: la Habtt, la Bizgnar, la Akrach (nazionale di cross) insieme alla torinese Cavallo hanno portato al successo la Podistica Cerutti di Torino, che con il tempo di 2h.07.06 ha preceduto di ben 8.30 l’US Cafasse. Tra le società a punteggio, di misura l’Atletica Corona ha avuto la meglio sul Team Raffa.

 

La premiazione si è svolta nel pomeriggio all’Auditorium di Susa, alla presenza dell’assessore allo sport della cittadina. Da sottolineare che gli organizzatori hanno consegnato a ciascuna società che ha partecipato alla gara una fotocopia della classifica. Altra finezza degli organizzatori dell’Atletica Susa è stata quella di applicare sull’asfalto indicazioni progressive della distanza percorsa in ogni frazione. In complesso, dunque, una manifestazione bella, spettacolare e abbastanza ben organizzata. Donato D’Auria

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