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Settimanale indipendente fondato e diretto da Donato D’Auria. Registrato presso il Tribunale di Torino il 7 ottobre 2011 n. 64

SerieA

Il Torino pareggia anche con l’Atalanta e non riesce a sbloccarsi

09 dicembre 2017

Torino – Sale a otto il numero di pareggi stagionali del Torino di Sinisa Mihajlovic, che, dopo aver rischiato di perdere contro l’Atalanta di Gianpiero Gasperini, ha lasciato il prato dell’Olimpico Grande Torino siglando il record europeo di pareggi (nei cinque massimi campionati continentali, infatti, nessuno ha pareggiato più dei Granata).

É stata una partita dalle due facce, quella fra Torino e Atalanta. La Dea ha deciso di impostare una partita fisica per provare a bloccare le trame offensive del Toro, preservando anche un po’ di energie in vista dello scontro europeo contro il Lione, mentre i Granata hanno provato a proporre gioco nella prima frazione di gioco (soprattutto grazie alla discreta serata di Lijajic), ma é caduto nella trappola tattica dell’Atalanta, che nel secondo tempo ha rischiato di vincere, ma é stata fermata da un grande Sirigu e da un Papu Gomez poco ispirato.

Nella prima frazione di gioco sono state poche le occasioni da gol. Entrambi gli allenatori, infatti, hanno schierato un centrocampo molto fisico, con il risultato che le due squadre si sono annullate a vicenda e la noia é stata protagonista per larghi tratti dell’incontro. Subito prima dell’intervallo, però, é arrivato il gol del Torino. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo N’Koulou é stato bravissimo a girarsi e a colpire un incolpevole Berisha.

Ad inizio secondo tempo é arrivata la svolta tattica del match. Gasperini ha richiamato in panchina Kurtic e ha inserito Ilicic. Lo sloveno ha letteralmente “spaccato” la partita, penetrando con una facilità disarmante la disorganizzata difesa del Torino. Al 54’ è stato proprio Ilicic a trovare il pareggio, sfruttando un grave errore di posizionamento di Barreca e presentandosi a tu per tu con Sirigu. Nei minuti seguenti il Torino é andato in apnea e Sirigu ha salvato il risultato almeno un paio di volte su un Ilicic in serata di grazia. Alll’ultimo respiro, poi, Gomez si é trovato solo davanti a Sirigu ma ha gettato al vento l’occasione del 2-1 provando goffamente a driblare il portiere dei Granata (vestiti di verde per l’occasione in onore della Chapecoense). Alla fine, però, il Var ha annullato tutto per un fuorigioco dello stesso Gomez.

Al termine dell’incontro, il pubblico del Grande Torino ha fischiato una squadra che, anche quest’anno, rischia di abbandonare i sogni d’Europa già a metà stagione. Se la squadra di Mihajlovic non farà punti nelle prossime due giornate (in cui sfiderà Lazio e Napoli), infatti, sarà condannata a concludere l’anno in maniera anonima. Le responsabilità sono, ovviamente, collettive. La società, infatti, ha decisamente sbagliato alcuni acquisti (primo fra tutti quello di Niang, ancora incapace di incidere davvero), ma non bisogna dimenticare le responsabilità di un allenatore che dopo più di una stagione non é riuscito a dare un’identità di gioco ben definita al Toro (e che sembra essere di nuovo in discussione), ma anche di molti giocatori che finora non hanno reso al massimo delle loro possibilità. Al Toro sono rimaste due partite di campionato e una di Coppa Italia (contro la Roma il 20 dicembre)  per provare a cambiare il suo destino, ma per farlo deve cambiare marcia il prima possibile. Luigi M. D’Auria

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