Vinovo – Dopo essere stata protagonista sui principali media per la campagna acquisti quasi faraonica (sono arrivate ben 17 giocatrici con esperienza internazionale) e per le roboanti vittorie in Coppa Italia contro il malcapitato Torino, la Juventus Women ha subito la prima (piccola) battuta d’arresto della sua giovane storia. Le ragazze di Rita Guarino, infatti, sono state bloccate sullo 0-0 dall’Inter Milano nell’amichevole di lusso disputatasi venedì 22 settembre allo Juventus Center di Vinovo. Nel corso dei novanta minuti di gioco, non si é vista la differenza di categoria tra le due squadre, soprattutto grazie al coraggio dell’Inter, che é stata brava a difendersi nei momenti di maggiore difficoltà e a proporre il proprio gioco quando la Juventus ha alleggerito leggermente la pressione offensiva. Per le bianconere, questo pareggio sarà sicuramente utile a migliorare ancora per vincere la concorrenza di Fiorentina e Brescia, principali rivali in ottica scudetto.
Come abbiamo anticipato in apertura di articolo, l’estate appena trascorsa é destinata a rimanere nella storia del calcio italiano, non solo femminile. É la seconda volta, infatti, che un top club del calcio italiano (ad aprire la strada era stata la Fiorentina l’anno scorso) decide di aprire una sezione femminile. La Juventus ha deciso di farlo in grande stile: dopo aver comprato il titolo sportivo del Cuneo, la Signora ha letteralmente “saccheggiato” i principali club nazionali, allestendo una squadra che vuole giocarsi da subito lo scudetto, com testimoniato dal vittorioso esordio di campionato. Nella prima giornata, infatti, la squadra di Rita Guarino (vera leggenda del calcio femminile che vuole diventare grande anche come allenatore) ha travolto 3-0 l’Atalanta Mozzanica, squadra appena acquistata dal Club di Antonio Percassi.
Anche in Italia, dunque, il calcio femminile sta cominciando a conquistare pubblico e investitori, anche se il gap tra il movimento italiano e quello del nord Europa (e degli Stati Uniti) é ancora enorme. Negli ultimi due anni, però, sono aumentate le squadre femminili affiliate o parte dei club professionistici maschili, un passo importante per far innamorare il grande pubblico delle squadre che partecipano ai campionati femminili (esiste una legge, ancora in gran parte disattesa, che obbliga i Club di Serie A a possedere una sezione femminile). Il tasso tecnico del campionato é, a nostro avviso, decisamente buono e le partite sono in generale godibili. Il calcio femminile, quindi, merita una chance dagli appassionati sportivi italiani. Luigi M. D’Auria