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Settimanale indipendente fondato e diretto da Donato D’Auria. Registrato presso il Tribunale di Torino il 7 ottobre 2011 n. 64

Podismo

Il “nuovo podismo” riparte da Ciriè

16 marzo 2023

Ciriè (To) – Domenica 12 marzo 2023, con una giornata di sole ben più che primaverile, si é svolta l’edizione 2023 della “Mezza di Primavera”, che ha rinnovato la lunga tradizione podistica di questa cittadina canavesana. La manifestazione é stata organizzata dal rodato staff dell’Equilibra Running Team, sotto la regia organizzativa di Lucio Danza.

Rispetto al recente passato, la “Mezza di Primavera” ha presentato un percorso rinnovato, nato nel 2022 è giunto quest’anno alla seconda edizione con questa denominazione. I podisti torinesi e piemontesi hanno risposto presente e hanno mostrato di apprezzare questo percorso ideale per iniziare l’anno agonistico 2023. Sono stati oltre trecento gli arrivati alla “Mezza di Primavera” e più di cinquecento gli arrivati alla gara breve, la bella “Otto di Primavera” sia competitiva che non competitiva.

Nella “Mezza di Primavera” maschile bella vittoria per Marco Mazzon, bravo a gestire bene il suo sforzo e a chiudere in 1h 11’44”. Secondo posto per Andrea Antonacci, di Busto Arsizio, in 1h 16’12”. Ha completato il podio Alessio Farina, tesserato per la società organizzatrice della gara, che ha onorato il percorso di casa in 1h 16’51”. Nella gara femminile, bella vittoria per Elisa Viora in 1h 27’05”, secondo posto per Sara Ferroglia in 1h 29’11” e terzo posto per Federica Panciera in 1h 31’14”.

La bella gara di Ciriè, dunque, ha rappresentato un buon inizio di anno podistico su strada per tanti podisti torinesi. Una gara certamente impegnativa ma apprezzata, per la soddisfazione degli organizzatori. In un podismo che sta cambiando rispetto al recente passato, con i podisti meno concentrati sulle classifiche e sulle gare sociali e più sulla socialità, sul benessere e sul praticare sport, Ciriè rappresenta un ottimo compromesso fra le gare regionali tradizionali e i nuovi eventi podistici, spesso totalmente sganciati da ogni significato agonistico. Con gli organizzatori che stanno iniziando a intercettare e gestire questo cambiamento, la politica sportiva, anche e soprattutto regionale e locale, é chiamata a fare di più per promuovere il podismo di qualità, senza concentrarsi sulle lotte intestine e sulla riproposizione di vecchi modelli, come nel caso della gestione, spesso conflittuale, dei calendari della Fidal e di quelli degli Enti di promozione sportiva. Luigi M. D’Auria

 

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