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Settimanale indipendente fondato e diretto da Donato D’Auria. Registrato presso il Tribunale di Torino il 7 ottobre 2011 n. 64

Tennis

Tutto pronto per la Coppa Davis a Torino

30 gennaio 2013

Tutto pronto per la Coppa Davis a Torino

Torino – Mercoledì 23 gennaio 2013 al Museo delle Scienze di Torino, alla presenza delle più importanti istituzioni, si è svolta la conferenza stampa di presentazione della centounesima edizione del primo turno di Coppa Davis.

 

Finalmente….. è la parola giusta per descrivere l’arrivo della Coppa sotto la Mole. L’importantissima manifestazione non si gioca a Torino dal lontano 1980 con l’incontro Italia-Svizzera 5-0 (doveva ancora nascere un certo Roger Federer) disputata al Monviso. Innanzitutto parliamo della storia della Coppa Davis: nata nel 1900 su iniziativa di alcuni studenti della Harvard University, capitanati da Dwight Davis, brillante studente di architettura figlio di un commerciante di cotone, che decise di organizzare un incontro tra il glorioso Impero Britannico ed i “barbari” Yankee di Harvard, che però stravinsero con il punteggio di 5 incontri a zero, senza concedere  neppure un set.

In seguito  la Coppa crebbe e già nel primo dopoguerra divenne una delle più ambite del panorama internazionale fino al 1922 quando, anche l’Italia, rappresentata dal barone Colombo e dal marchese Balbi di Robecco, partecipò alla Coppa.

La prima partita doveva essere organizzata al velodromo di Milano, ma fu annullata per il ritiro del Giappone; mentre nella seconda, i maestri (ora non più) Inglesi ci diedero una sonora lezione sull’erba del circolo più antico del mondo, il Croquet Club Roeheampton.

Dovettero passare molti anni prima che l’Italia calcasse i campi dei circoli della capitale sabauda che, almeno per quanto concerne i primordi (tanto cari ai vecchi che ricordano il doppio misto Pericoli-Pietrangeli vincitore sui campi del Foro Italico), non fu molto interessata al tennis. Nel 1949 l’Italia battè con un sofferto 3 a 2 il morbido Egitto. Arriviamo poi al 1959, con  una strepitosa vittoria per 5 a 0 nei confronti della più quotata Svezia. Nel 1970 altra vittoria per 5 a 0 nei confronti della Spagna del grande Orantes, fino ad arrivare alla già citata vittoria sulla Svizzera.

Passiamo ora alla presentazione delle squadre l’Italia è rappresentata da uno dei giocatori più forti del momento: l’altoatesino Andreas Seppi, figlio tennistico di coach Max Sartori. Il bolzanino ha finalmente capito di avere il talento e la forza per mettere in difficoltà chiunque, fatto dimostrato dal suo ingresso (sesto della nostra storia) nei top-20. Andreas è comunque supportato da splendidi giocatori tra cui il ligure Fabio Fognini e il bolognese Simone Bolelli, reduci da uno splendida semifinale in doppio agli Australian Open 2013. Inoltre  ci sarà Paolo Lorenzi, che a trent’anni sta vivendo una nuova giovinezza.

La squadra croata sembra battibile: infatti, oltre al numero dodici del mondo Marin Cilic, la squadra non ha nessuno nei primi cinquanta, sintomo di debolezza di movimento. Dodig e Veic sono giocatori poco dotati, mentre il giovanissimo Pavic non sembra avere l’esperienza giusta per esordire in Davis in trasferta.

Per concludere, vorrei, in segno di buon auspicio, comunicare ai miei dieci aficionados che negli incontri disputati a Torino l’Italia non ha mai perso in Davis.

Luigi Maria D’Auria

Marin Cilic insieme al nostro Luigi Maria

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