Busto Arsizio – Fino a pochi giorni fa ero convinto di potermi riposare almeno una settimana, disintossicarmi dal tennis giocato; invece, proprio mentre ero in coda in una via del centro di Torino, pronto a godermi una granita in una celebre gelateria, proprio quando stavo per ordinare, ho ricevuto una telefonata dal direttore del giornale, che, senza troppe cerimonie, mi ordinava di andare a Busto Arsizio per seguire la terza edizione del torneo internazionale di tennis di categoria ITF 15mila dollari. Il torneo si è rilevato veramente interessante, con un livello di gioco che in alcuni match di singolo ha sfiorato quello dei challenger, dato anche un campo partecipanti di tutto rispetto.
Dopo aver osservato con attenzione le qualificazioni in cerca di giovani talenti (erano presenti molti ragazzi dell’accademia di Diego Nargiso), mi sono contrentrato sul tabellone principale, dove erano presenti, tra gli altri, Stefano Travaglia, che quest’anno è riuscito addirittura a qualificarsi al tabellone principale degli Internazionali d’Italia e Michele Lammer, svizzero crollato alla posizione 400 del mondo, comunque rimasto nel giro della squadra di Coppa Davis (quest’anno ha vinto un match in doppio contro la Serbia) e vincitore in passato di un titolo ATO, Gstaad 2009, sempre in doppio. La presenza di giocatori di questo calibro ha sicuramente nobilitato il torneo che, a mio avviso, potrebbe anche provare a fare il salto nella categoria Challenger, se opportunamente supportato dalle istituzioni e dagli sponsor, che in ogni caso hanno già permesso agli organizzatori di aumentare il montepremi.
Il torneo, per fortuna, è stato dominato da tennisti italiani. La finale, infatti, vedeva di fronte il beniamino di casa e numero 280 del mondo Roberto Marcora, figlio del presidente del TC Busto, e il favorito della viglia Travaglia. A questo punto mi sorge spontanea una domanda: “come è possibile che due giocatori che valgono i top 150 giocano ancora i futures?” Questa riflessione riguarda in generale il tennis italiano, che in questi ultimi anni ha prodotti tanti talenti, ma si è rilevato incapace di farli crescere. Perché? Durante la finale i due giocatori si sono dati battaglia senza esclusione di colpi, ma alla fine Travaglia è riuscito a fare suo il match giocando un tennis veramente notevole, soprattutto grazie ad un ottimo dritto, ma si è rilevato incostante, come al solito. Nonostante la sconfitta, anche Marcora ha disputato un ottimo torneo, avendo battuto avversari decisamente quotati, come l’altro ex talento del tennis nostrano Alberto Brizzi.