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Settimanale indipendente fondato e diretto da Donato D’Auria. Registrato presso il Tribunale di Torino il 7 ottobre 2011 n. 64

SerieA

Il Progetto J-College è partito con 82 studenti

10 ottobre 2012

Il Progetto J-College è partito con 82 studenti

Mercoledì 12 settembre 2012 è iniziata l’avventura di 82 studenti, con la prima campanella dello Juventus College, nel quartiere generale bianconero di Vinovo. Si tratta della scuola media superiore che la società ha voluto istituire nel centro sportivo. E’ la prima in Italia con una scuola personale: al mattino sui banchi, il pomeriggio sul campo. Tutti i grandi club europei sono dotati della scuola, per esempio Arsenal e Barcellona.

La scuola è organizzata a misura di giovani calciatori di talento dove si potrà coniugare studio e sport; si chiama Liceo Scientifico delle Scienze Applicate, nato per i ragazzi del settore giovanile, dai giovanissimi classe 1998 agli allievi classe 1996, capeggiato da Claudio Marchisio. Una scuola che nasce apposta per i calciatori e che riesce ad armonizzare i propri orari e i propri calendari con quelli degli allenamenti e delle partite. Il progetto, unico in Italia, riconosciuto dalle autorità scolastiche e sviluppato con il supporto dell’Istituto Internazionale Edoardo Agnelli ed il responsabile del progetto e coordinatore nazionale delle scuole salesiane, Don Alberto Zanini, dinamico e sportivo che ama citare Don Bosco e Marshall McLuhan: “Amate ciò che amano i giovani, così i giovani ameranno ciò che amate voi” e “Coloro che fanno distinzione fra intrattenimento ed educazione forse non sanno che l’educazione deve essere divertente e il divertimento deve essere educativo”. Don Alberto non vuole un diplomificio, ma uno studio con aule ipertecnologiche, munite di tablet e di Lim, la lavagna interattiva multimediale, con programma didattico senza ore di latino e di educazione fisica: il voto di ginnastica arriverà direttamente dal preparatore atletico, ma con programma settimanale che prevede; linguistico espressivo, scientifico-tecnologico e storico culturale. Niente scuola al sabato. Gli studenti non avranno libri e quaderni, ma un tablet sul quale sono stati caricati i testi e con il quale interagiranno per fare i compiti e studiare. Una soluzione pensata per facilitare la vita nelle trasferte, dove i ragazzi potranno portare con sè la tavoletta e far passare le lunghe ore del ritiro in modo molto utile e proficuo. Tra i ragazzi ci sono una decina di studenti-calciatori stranieri: due greci, due spagnoli, due slovacchi, due brasiliani, un ghaniano e un lituano che potranno ottenere diplomi parificati con le scuole dei Paesi d’origine.

Dopo lo Stadium e il Museo, ecco il Collegio, ma il sogno di un alto progetto è che la Juve vorrebbe un giorno inaugurare la sua Università. E’ una strada nuova e sensibile alle problematiche di chi studia e fa sport, per non dimenticare che questi ragazzi rappresentano il futuro.

Donato D’Auria

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