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Settimanale indipendente fondato e diretto da Donato D’Auria. Registrato presso il Tribunale di Torino il 7 ottobre 2011 n. 64

Volley

Nei quarti di finale dei Pay-off del 68° Campionato di Volley Femminile, la Duck Farm esce a testa alta contro la Foppapedretti Bergamo

28 aprile 2013

Nei quarti di finale dei Pay-off del 68° Campionato di Volley Femminile, la Duck Farm esce a testa alta contro la Foppapedretti Bergamo

Torino – Sabato 20 aprile 2013, si è svolta la Torino Volley Day al PalaRuffini con tremilacinquecento spettatori, gli incontri tra Giaveno e Busto e la partita 2 tra la Duck Farm e la Foppapedretti Bergamo.

 

Mi dispiace dirlo, miei cari dieci lettori, ma il sogno che il presidente Maurizio Magnabosco e il direttore generale Andrea Costa avevano provato a costruire è finito: la Duck Farm è stata eliminata dalla Foppapedretti Bergamo nella terza e decisiva gara. Il sesto posto eguaglia il miglior piazzamento della storia del Chieri volley, ma una non eccellente stagione regolare ha escluso la Duck Farm dalla lotta per l’Europa.

Nella prima partita la Duck Farm è stata l’ombra di se stessa, lasciando così campo aperto ad una Foppapedretti ben ordinata e sicuramente più cinica nei momenti chiave, che spesso sono stati la rovina dal Chieri Torino. Orfana della Piccinini (sicuri che fosse un problema al piede?) e della Ravetta, la squadra di coach François Salvagni è stata battuta da una Foppapedretti Bergamo che ha trovato in Valentina Diouf il suo asso nella manica, determinando così il 3-1 finale.

Nella seconda partita la Duck Farm ha finalmente giocato una pallavolo champagne, soprattutto grazie ad una Fabris monumentale e ad una Borgogno davvero trascinatrice ed elemento di equilibrio in uno spogliatoio che, nel corso della stagione, non si è dimostrato molto unito.

Nel primo set la Duck Farm entra suonando la carica, supportata dalla bolgia di un Ruffini finalmente pieno e “ultrà” nel sostenere le ragazze. Dopo una buona partenza della Foppapedretti, la Gennari e la Bechis salgono in cattedra ubriacando il muro di Bergamo, che subisce fino al 25-19 in favore della Duck Farm.

Nel secondo set la Duck Farm inizia con una cattiveria mai vista nel corso dell’anno: anche la Fabris entra in partita e la squadra bergamasca viene annichilita fino al doppio set point in favore della Salvagni band. Il Chieri Torino si fa annullare le due palle set ma con grinta annullando a sua volta due set point al Bergamo e vincendo per 30-28.

Nel terzo set purtroppo il Bergamo cerca di giocarsi il tutto per tutto e il Chieri ha patito la potenza dell’asse Blagojevic Di Iulio che costringe la Duck Farm a giocare sulla difensiva fino al 25-19 in favore di Bergamo.

Nel quarto set la Duck Farm acquisisce fin da subito un piccolo ma significativo vantaggio che viene a fatica mantenuto dalle bordate della Fabris e dai recuperi della solita grande Imma Sorressi. Con un muro della Gennari la Duck Farm vince gara 2 con il punteggio di 25-19 30-28 19-25 e 25-23.

Nella gara tre la Duck Farm ha giocato una partita spettacolare: nei primi due set, infatti, la Salvagli band ha disputato una pallavolo spettacolare, buona almeno quanto la torta Campagnette del ristorante la Ciccia di Tonengo di Mazzè, ma dal terzo set Bergamo ha suonato la carica vincendo tre set consecutivi che hanno lasciato impotente una Duck Farm che è ancora una volta mancata nei momenti decisivi.

Il futuro si chiamerà Torino Volley Club, un progetto che racchiude la fusione con il Giaveno Volley, per appianare la situazione finanziaria, prendere tutto quello che ci è stato di positivo in entrambe le società, puntare sulle giovani giocatrici di livello che potrebbero (a patto di una situazione stabile a livello interno) portare finalmente il progetto targato Magnabosco – Pastore alle tanto sospirate semifinali scudetto.

Nel progetto futuro ci metterei pure la Campagna Sorrisi di madri africane della Comitato Collaborazione Medica, a coronamento di un progetto triennale.

Samanta Fabris vince il “Trofeo Corriere di Chieri” 2012/2013. Dopo tredici votazioni la giovane e talentuasa croata si aggiudica la sesta edizione del concorso e scrive il proprio nome nell’albo d’oto dopo quelli di Kim Willoughby (2007/2008), Valdone Patrauskaite (2008/2009), Georgina Pinedo (2009/2010), Antonina Zetova (2010/2011), e Marija Pavlovic (2011/2012). Luigi Maria D’Auria

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