Torino – Nonostante la sconfitta, il Torino esce a testa alta dallo stadio Molineux di Wolverhampton. La squadra di Mazzarri non é riuscita a ribaltare il risultato dell’andata ed é stata sconfitta dai Lupi con il punteggio di 2-1. Squadra con caratteristiche molto “inglesi”, il Torino é riuscito a giocare un gran primo tempo, pareggiando l’intensità della compagine di Espirito Santo, ma non ha trovato un gol che avrebbe riaperto il discorso qualificazione fino al secondo termpo, subendo anche il vantaggio Wolves, firmato Raul Jimenez.
Anche nel secondo tempo, la squadra granata ha tenuto bene il campo, andando prima vicina al gol con una punizione di Baselli e poi trovando il pareggio grazie a una deviazione di testa di Belotti, bravo a farsi trovare pronto su un’altra punizione del centrocampista italiano. La risposta degli inglesi, però, é stata immediata: dormita difensiva del Torino di cui approfitta Diogo Jota, Sirigu é bravo a fermare il giovane talento portoghese, ma non può evitare che Dendonker realizzi il 2-1 sulla ribattuta. Da quel momento, con il discorso qualificazione chiuso, il Wolverhampton ha potuto controllare la gara, facendo leva sulla fisicità dei suoi giocatori (Joao Moutinho e Adama Traoré sugli scudi) e sulla spinta di un pubblico tra i più calorosi d’Europa. Gli ultimi tentativi del Toro sono stati prodotti più dall’orgoglio che dagli schemi, con Meité e Belotti pericolosi dalle parti di Rui Patricio.
Il viaggio europeo del Torino si conclude, dunque, già ad agosto, anche se la campagna europea dei Granata non é priva di spunti interessanti. Le vittorie convincenti contro Debrecen e Shaktyor (avversari non di primissimo piano) hanno mostrato una squadra atleticamente pronta fin da fine luglio, mentre negli incontri con il Wolverhampton (che potrebbe essere una delle “mine vaganti” della prossima Europa League) si é comunque vista una squadra in grado di replicare le prestazioni dello scorso anno, puntando su solidità difensiva e su un modulo (il 3-5-2) che valorizza al massimo le potenzialità di esterni di qualità. L’assenza di Ansaldi, che resterà fermo diverso tempo a causa di un problema muscolare, potrà essere compensata dall’arrivo di Laxalt in prestito dal Milan, con il mercato del Toro che vede anche una possibile uscita di N’Koulou (probabile destinazione Roma) e l’entrata del giovane francese Kamano, proveniente dal Bourdeaux.
Per quanto riguarda la stagione di Serie A, iniziata con una vittoria casalinga contro il Sassuolo, il Torino, confermando in blocco quasi tutta la rosa dello scorso anno, ha legittimato le sue ambizioni europee, soprattutto in un campionato in cui la lotta per il quarto posto e per le posizioni valide per l’Europa League potrebbero quasi coincidere, coinvolgendo tante squadre, come Milan, Lazio, Roma e lo stesso Toro. Chiaramente, la squadra di Mazzarri dovrà cercare di migliorare ulteriormente il rendimento dello scorso anno, andando a caccia di un nuovo record di punti per ambire ad un piazzamento nelle prime sei. Importante, inoltre, sarà anche la crescita di alcuni calciatori chiamati a fare il salto di qualità (pensiamo a Zaza e a giovani come Lyanco e Lukic) e che, aumentando il loro rendimento, potrebbero dare più valore e profondità alla rosa del Torino. Luigi M. D’Auria