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Settimanale indipendente fondato e diretto da Donato D’Auria. Registrato presso il Tribunale di Torino il 7 ottobre 2011 n. 64

Ciclismo

Simon Yates e Vincenzo Nibali rendono spettacolari le tappe piemontesi del Giro d’Italia

22 maggio 2022

 

Rivarolo Canavese (To) – Dopo due stagioni decisamente difficili, con l’assillo  di diventare un corridore da corse a tappe, Giulio Ciccone é tornato alle origini é ha vinto la tappa numero 15 del Giro d’Italia 105, sull’arrivo in salita di Cogne. Si tratta della terza vittoria in carriera nella “Corsa Rosa” per il corridore abruzzese, la prima dopo tre anni. Con questa bella vittoria, al termine di una fuga numerosa e di qualità, si é chiusa una tre giorni piemontese che ha profondamente ridisegnato la classifica del Giro d’Italia.

Venerdì 20 maggio, nella tredicesima frazione, arrivo a Cuneo (dopo una partenza a Sanremo) e terza vittoria in volata per Arnaud Demare, sempre più dominatore, fra i velocisti, di questa edizione del Giro. Il corridore francese della Groupama, arrivato al Giro con molti interrogativi, é favoritissimo per conquistare la maglia ciclamino della classifica a punti di questo Giro.

Grande spettacolo sportivo, invece, nella quattordicesima tappa, con partenza da Santena e arrivo a Torino, vicinissimo alla Gran Madre. Il circuito esigente della gara con Superga e Maddalena ha fatto una selezione incredibile, con tanti corridori che hanno perso più di cinque minuti, come Valverde e Martin. Lo spagnolo Lopéz, dopo una bella difesa, ha dovuto cedere la maglia rosa al favorito Carapaz. Protagonisti assoluti della tappa, però, sono stati Simon Yates e Vincenzo Nibali: l’inglese é stato in grado di reagire al tracollo patito nella tappa del Blockhaus, togliendosi la soddisfazione di una vittoria di tappa di prestigio. Il siciliano, invece, é rientrato in classifica dopo una prestazione gagliarda e ora il podio per lui non é irraggiungibile.

In un Giro che ha vissuto di tante trasformazioni, le tappe piemontese sono state un passaggio spettacolare e importante, con percorsi di qualità e una cornice di pubblico importante. Ora, in un’ultima settimana difficilissima, saranno Carapaz e l’australiano Hindley a giocarsi la vittoria finale, con Landa e Almeida alla finestra, mentre l’Italia, come da dieci anni a questa parte, é ancorata alla grinta di Nibali e Pozzovivo. Prima di pensare a come sostituirli, sosteniamo le loro prestazioni: della “vecchia generazione” del ciclismo sono gli unici a lottare con ragazzi con quindici anni in meno di loro, mentre per il futuro serve pazienza. Luigi M. D’Auria

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