seguici anche su

Settimanale indipendente fondato e diretto da Donato D’Auria. Registrato presso il Tribunale di Torino il 7 ottobre 2011 n. 64

Atletica

Discreta prova degli azzurri agli Europei di Amsterdam

20 luglio 2016

Discreta prova degli azzurri agli Europei di Amsterdam

Amsterdam – Dobbiamo ammetterlo, cari lettori, questo articolo é stato riscritto negli ultimi giorni. Avevamo lasciato Amsterdam con una monografia dedicata a Gianmarco Tamberi, medaglia d’oro nel salto in alto e pronto per un metallo olimpico. Tuttavia, dopo l’infortunio di “Halfshave” (avvenuto, ironia della sorte, subito dopo aver realizzato un sensazionale 2.39) siamo stati costretti a scrivere un pezzo non di celebrazione, ma di incoraggiamento.

Il pericolo, infatti, é che Gimbo non si riprenda più mentalmente. Saltato l’appuntamento di Rio, che il saltatore di Civitanova Marche aveva messo nel mirino da quattro anni, la sua testa rischia di rimanere ferma a questo 2.39. Noi, così come tutti gli appassionati sportivi italiani, ci auguriamo che Gianmarco riesca a considerare i risultati di quest’anno come un punto di partenza da cui far partire la seconda parte della sua carriera, dove l’obiettivo sarà quello di ottenere una medaglia sia ai Mondiali che alle Olimpiadi di Tokyo 2020.

Per fortuna degli Azzurri, però, la nostra selezione si é comportata discretamente ad Amsterdam, dove sono arrivate medaglie in diversi settori. Da segnalare, sicuramente, le grandi prestazioni di Libania Grenot, che ha confermato l’oro di Zurigo 2014 sui 400 e ha trascinato la 4×400 ad un bronzo storico. In entrambe le gare, la finale Olimpica non sembra un’utopia. Buoni anche i risultati nelle mezze maratone, dove Veronica Inglese ha ottenuto l’argento e Daniele Meucci. Quello che ci rallegra, però, sono le medaglie a squadre, che hanno messo in luce un livello medio quantomeno buono. Inoltre, Daniele Meucci ci é sembrato pronto per le Olimpiadi, dove potrebbe disputare una buona maratona. Tra i più giovani, buone prestazioni di Giacomo Tortu e Ayo Folorunso. Il primo ha ottenuto dei buoni risultati anche in un’ambiente internazionale, mentre la seconda ha mostrato dei grandi segnali di miglioramento sui 400hs.

Purtroppo, però, non sono mancate anche delle delusioni cocenti, come quella del salto in alto femminile, dove Alessia Trost e Desiree Rossit hanno ottenuto delle misure troppo modesto in una gara dove avrebbero potuto andare tranquillamente a medaglia. Peccato anche per la 4×100 maschile, che ha mancato l’occasione di qualificarsi per le Olimpiadi. Non mancano, poi, diverse specialità in cui i nostri sono fermante lontani dall’eccellenza continentale. Insomma, il lavoro che dovranno fare Stefano Baldini e Massimo Magnani é ancora lungo.

Tra infortuni, delusioni e qualche gioia, anche questi Europei sono andati in porto. Adesso ci auguriamo delle buone prestazioni a Rio de Janeiro dove, più che medaglie, ci attendiamo buone prestazioni e voglia di lottare da parte dei nostri. Luigi M. D’Auria

Bando Microbiota - Cibo, Microbiota e Salute