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Settimanale indipendente fondato e diretto da Donato D’Auria. Registrato presso il Tribunale di Torino il 7 ottobre 2011 n. 64

Donato Politica Press

Il Laboratorio Democratico di Gianni Pittella sceglie Matteo Renzi alle primarie dell’8 dicembre 2013

02 dicembre 2013

Il Laboratorio Democratico di Gianni Pittella sceglie Matteo Renzi alle primarie dell’8 dicembre 2013

Dopo i risultati definitivi del 18 novembre 2013 che Matteo Renzi Sindaco di Firenze, ha vinto al primo turno nel voto degli iscritti col 45,34% con 133.892 voti, Gianni Cuperlo, deputato di 52 anni segue con 39,44%, 166,454 voti, Pippo Civati, Deputato di 38 anni con il 9,43% 27.841 voti e Gianni Pittella, quarto che rimane fuori fermo al 5,8% con 17.117 voti su un totale di 296.645 iscritti al Pd. Il quarto classificato, Gianni Pittella nel voto dei circoli; ma si ritiene soddisfatto del risultato conseguito di 17.177 pari al 5,8%; incassa ben  più dell’uno o due per cento che gli pronosticavano. Il vicepresidente del Parlamento Europeo, ha deciso con i suoi sostenitori fondando “Laboratorio Democratico” di sostenere e schierarsi con Matteo Renzi, uno dei tre candidati rimasti in lizza alle primarie per la segreteria del Partito Democratico, con formula di votazione aperta con l’augurio che queste primarie siano una straordinaria prova di partecipazione.

Il sostegno a Matteo Renzi a patto che sostenere Renzi voglia dire accettare che l’alta velocità ferroviaria non si fermi a Salerno; a patto che Renzi metta come centrale il Mezzogiorno nell’agenda politica, o non è votabile. Pittella parla di Europa, ma critico con il suo partito che lo vorrebbe più democratico e meno burocratico e propone il filone socialista non va dimenticato mai, un filone importante che ci collega all’esperienza del socialismo europeo.

L’Eurodeputato Gianni Pittella, con i suoi sostenitori ha fondato “Laboratorio Democratico”, per rilanciare è continuare dopo il quarto posto con una linea di credito a Matteo Renzi, per chiedere risposte politiche chiare. Per essere alleati scomodi per il bene del Partito Democratico e del Paese, non ci accontenteremo; da Matteo Renzi ci aspettiamo risposte concrete e non balbettate alle pressanti questioni che la mozione di Pittella contiene. Per Laboratorio Democratico, sta a Renzi ora dimostrare di essere all’altezza del compito a cui lui stesso si è candidato. Aprendo un laboratorio democratico inizia la nostra battaglia, da cui dovranno nascere proposte, idee e passioni ispirate dalle questioni al centro della mozione Pittella: Pse, riforma Patto di stabilità, rilancio del Mezzogiorno e partito liberale. Laboratorio democratico non vuole essere una nuova, ennesima corrente, vera patologia del Pd dice Gianni Pittella. LabDem vorrebbe essere uno spazio aperto e condiviso da Nord a Sud. Fatto di uomini e donne che credono nel Partito Democratico, credono nella necessità di restituire ai militanti e cittadini il diritto di incidere nelle decisioni politiche e credono nella missione originale di un grande partito. Progetto di vincere le elezioni per tornare a costruire un futuro di benessere per il Paese e per le prossime generazioni. Dobbiamo saper trasferire ai nostri ragazzi la cultura dell’innovazione. E innovare vuol dire coraggio, competenze, voglia di osare dove altri si fermano, preferendo strade già battute. Gianni Pittella utilizza twitter, con una pagina dedicata ai giovani che in una settimana hanno guardato, scritto, commentato e controllato quello che fa e dice. Donato D’Auria

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