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Settimanale indipendente fondato e diretto da Donato D’Auria. Registrato presso il Tribunale di Torino il 7 ottobre 2011 n. 64

Tennis

Un risorto Matteo Viola vince il primo Pulchera Lachiter Challenger di Biella

25 settembre 2014

Un risorto Matteo Viola vince il primo Pulchera Lachiter Challenger di Biella
Biella – Un successo italiano è stata veramente la ciliegina sulla torta per il ritorno nel circuito del Challenger di Biella dopo aver trascorso alcuni anni nel circuito Futures.

Biella, unica città piemontese assieme a Vercelli che organizza un torneo di questo livello, ha visto, merce rara quest’anno, la vittoria di un giocatore nostrano, Matteo Viola, tornato, grazie a questo successo, tra i primi 200 giocatori del mondo, a fronte di un best ranking di 118.
Il tennista di Mestre non è stato, tuttavia, l’unica sorpresa del torneo disputato sugli splendidi campi in terra rossa dell’accademia del tennis “I Faggi”. Tra i nostri tennisti si sono, infatti, messi in luce Marco Cecchinato, tornato ai suoi livelli dopo un periodo non troppo positivo, e Lorenzo Sonego, che grazie al secondo turno raggiunto a “I Faggi” è riuscito ad entrare per la prima volta in carriera tra i primi 1000 giocatori del mondo. Speriamo che per il diciannovenne torinese, allenato dal maestro Gipo Arbino, questo risultato possa essere il viatico per un buon prosieguo di stagione e, perché no, anche di carriera.
Tra gli stranieri, solo l’australiano Jason Kubler e il monegasco Benjamin Balleret sono stati protagonisti. Il primo, indicato dalla nostra redazione come possibile sorpresa del torneo, si è fermato ai quarti di finale, dove si è arreso ad un redivivo Filippo Volandri. Il secondo, vera e propria rivelazione del torneo, entrato nel tabellone come lucky loser al posto del ritirato Benoit Paire (aveva perso al turno decisivo delle quali con Sonego), si è arreso solo in semifinale contro il poi campione Viola, che lo ha sconfitto al termine di un match esaltante.
Biella è, dunque, tornata ad ospitare un torneo che, per campo partecipanti e livello di gioco, non è molto distante da un ATP 250 di piccole dimensioni. A “I Faggi”, tuttavia, hanno deciso di fare le cose ancora più in grande dal prossimo anno, con un montepremi destinato sicuramente ad aumentare e novità ancor più importante, ossia la trasformazione di parte dei campi de “I Faggi” dalla terra rossa al cemento, nuova superficie su cui si svolgerà il torneo. Se da un certo punto di vista questa trasformazione rappresenta la volontà di questo torneo di aumentare sempre di più il proprio respiro internazionale, dall’altro rappresenta l’ennesimo segno di decadenza della tanto amata terra rossa.
Non si può, in ogni caso, non parlar bene di questo torneo organizzato così bene. Speriamo, dunque, che questo evento e quello di Vercelli, oltre al probabile ritorno di quello di Torino, possano dar lustro al tennis piemontese, che ha bisogno come il pane di tornei internazionali. Luigi M. D’Auria

 

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