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Settimanale indipendente fondato e diretto da Donato D’Auria. Registrato presso il Tribunale di Torino il 7 ottobre 2011 n. 64

Atletica

Il Bilancio dell’Italia agli Europei di Atletica di Roma 2024

22 giugno 2024

Roma – 11 medaglie d’oro, 9 d’argento e 4 di bronzo è stato il ricco bilancio della nazionale italiana di atletica alla ventiseiesima edizione dei Campionati Europei, che si sono svolti a Roma dal 7 al 12 giugno scorsi. Si tratta di un risultato di ottimo livello, che ha proiettato l’Italia al primo posto nel medagliere e anche nella classifica per nazioni, che tiene conto di tutti i piazzamenti conquistati nei primi 5 posti.

In una 6 giorni di gare ricche di spunti tecnici (anche se non sono mancate le assenze di lusso, con atleti che hanno preferito concentrarsi sulla preparazione dei Giochi di Parigi), l’Italia ha fornito agli addetti ai lavori l’immagine di una Nazionale compatta e desiderosa di alzare il livello delle proprie prestazioni in un contesto di gara prestigioso. A nostro avviso, la notizia migliore per l’atletica italiana è proprio questa ed è anche l’elemento che certifica davvero la crescita ddi prestazioni avuta dai nostri atleti nelle ultime stagioni.

Nel corso dell’Europeo sono arrivate ben 3 doppiette da parte degli Azzurri: Antonella Palmisano e Valentina Trapletti oro e argento nella 20 km di marcia, Yeman Crippa e Pietro Riva nella mezza maratona maschile (i due azzurri hanno anche costruito buona parte dell’oro italiano nella gara a squdre) e Marcell Jacobs e Chituru Ali nei 100 metri maschili. Grandi protagonisti anche Nadia Battocletti, campionessa sia nei 5000 che nei 10000 metri, Leonardo Fabbri nel getto del peso, Lorenzo Simonelli che ha incantato nella finale dei 110 hs, fino alle certezze come Gimbo Tamberi (che con il 2.37 della finale dell’alto ha fatto segnare la miglior prestazione mondiale stagionale) e la 4×100 maschile, che continua a raccogliere i frutti di un progetto tecnico davvero importante.

Gli Europei di Roma sono stati anche un’occasione importante per diversi atleti che, dopo risultati di grande livello a livello giovanile e indoor, avevano bisogno dei loro primi grandi risultati a livello senior. Larissa Iapichino e Mattia Furlani (sempre più numero 2 del mondo, a livello di misure, dietro il greco Tentoglu) sono certamente i volti più noti, ma non bisogna sottovalutare la crescita di Tecuceanu e Pietro Arese, bronzo rispettivamente negli 800 e nei 1500 metri.

In un campionato europeo di livello non altissimo, ma con la presenza comunque di tanti grandi atleti (si pensi ai norvegesi Ingebritsen e Warholm) l’Italia ha saputo figurare ottimamente all’Olimpico di Roma. Al termine di un Europeo poco pubblicizzato a livello mediatico e con una cornice di pubblico inizialmente non di primo piano, il nostro augurio è che i risultati degli atleti azzurri rappresentino un ulteriore volano per lo sviluppo dell’atletica italiana e dell’interesse nei suoi confronti. Luigi M. D’Auria

 

 

 

 

 

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