Genova – Domenica 14 settembre 2014, allo stadio Marassi di Genova, con temperatura mite alla presenza di 19mila spettatori, si è celebrata la seconda giornata di Campionato di Serie A TIM con l’incontro Sampdoria Torino, finita 2-0 per la Samp con gol di Gabbiadini e Okaka.
Per il Torino, che non perdeva da tredici incontri ufficiali e non subiva gol da cinque, è sta una brutta giornata, con una prova scialba, è rimasto imbrigliato nella lotta muscolare, e dover far fronte alla grinta della Samp, più determinata e con proposito di partire bene in classifica e con obiettivo dichiarato di stare nella parte sinistra della classifica.
Il primo tempo è stato avaro di occasioni, con gioco poco lucido e molto tattico, neanche il gioco sulle fasce ha prodotto qualcosa di interessante, tutto questo fino al 34’. C’è stata una punizione, dal limite dell’area, che Gabbiadini ha trasformato in gol con la complicità della barriera che si aperta ed un attimo il portiere ha fatto il resto. Tutto qua il primo tempo, il Toro alle dodici e mezza si paralizza e non fa risultato, neanche al primo esame in trasferta.
Nel secondo tempo, neanche con il cambio degli attaccanti, da Quagliarella- Larrondo ad Amauri-Martinez, alcun esito positivo. Invece, la Samp più determinata, arrivava prima su ogni pallone, lottava con ferocia, ha meritato la vittoria con un’alta punizione di Gabbianini che si stampava sulla traversa ed un secondo gol di Stefano Okaka con una travolgente azione sulla destra che gli ha consentito di superare un affannato Glik e Moretti per incrociare un tiro che si infila all’angolo di un incolpevole Padelli. Totali tiri in porta tre con il risultato; Sampdoria batte Torino 2-0. Una brava Sampdoria completamente rinnovata tatticamente dall’allenatore Sinisa, senza mai allentare la tensione, ha dato continuità al punto conquistato a Palermo all’esordio in una partita non ricca di emozioni.
Per il Torino un solo punto in due partite e non vince da 21 anni al Marassi con la Samp, ci sarà un pronto riscatto in coppa giovedì prossimo e dove ha avuto più soddisfazioni a Bruges con l’esordio in Europa League, con un calendario incalzante dove ci vuole tanta testa, visto che la condizione mentale conta più di quella fisica.
Per chiudere annotiamo l’entusiasmo e lo show in campo e con i tifosi della curva i fedelissimi alla prima di Massimo Ferrero al Marassi da presidente della Sampdoria.
Donato D’Auria