Grande successo per il Salone del Gusto e Terra Madre: una cosa sola
Torino – Dal 25 al 29 ottobre 2012, si è svolto a Torino Lingotto Fiera e Oval, organizzato da Slow Food, Regione Piemonte e Città di Torino, in collaborazione con Ministero delle Politiche Agricole alimentari e Forestali, il Salone Internazionale del Gusto e Terra Madre: una maratona di New York dei cibi che cambiano il mondo, con 220mila visitatori, 16mila partecipanti alle 56 conferenze, 8mila studenti e 3700 bambini che hanno preso parte alle attività educative, affrontando temi molto attuali, qual’acqua, salute e ambiente. Sono stati cinque giorni di profumi da nazionalità, diverse con la fusione tra Salone del Gusto e Terra Madre, edizione che ha reso questa edizione la più bella di sempre: nonostante il difficile periodo che stiamo attraversando, molti prodotti del mercato erano esauriti già domenica, c’è stato un incremento del dieci per cento di visitatori, il tutto esaurito a Master of Food e una notevole affluenza all’Enoteca, in cui sono stati i grandi vini i veri protagonisti, accompagnati dai piatti delle vicine Cucine di Strada.
Protagonista dell’evento, l’orto di 400mq situato al centro dell’Oval e l’Africa, con i suoi prodotti, le storie delle comunità e le testimonianze dei giovani che intendono riprendere in mano il futuro del continente, ritornando nei loro villaggi con idee e progetti. Si è parlato molto di legalità agroalimentare, di lotta alle mafie e alla criminalità organizzata. Parallelamente all’evento, 650 delegati provenienti da 95 Paesi hanno partecipato al VI Congresso Internazionale di Slow Food, discutendo di clima, sicurezza alimentare e biodiversità. Con 90 interventi da 51 Paesi, Slow Food ha parlato al mondo ed il mondo ha parlato a Slow Food. Così Carlo Petrini, è stato rieletto presidente dell’associazione all’unanimità, ed ha delineato gli obiettivi per i prossimi quattro anni: continuare il lavoro in Africa con maggiore convinzione ed alimentare l’Arca del Gusto con nuovi prodotti tradizionali e varietà autoctone a rischio di scomparsa. La novità principale è la costituzione di un ristretto comitato esecutivo formato da sei esponenti, con il compito di trasformare le scelte strategico politiche in attività concrete. Slow Food, senza mai rinnegare l’importanza del diritto al piacere legato al cibo, si è trasformato in soggetto politico, esattamente come le comunità del cibo di Terra Madre, che si caratterizzano per intelligenza affettiva e austera anarchica e che, grazie alla rete che le unisce, possono far valere i loro diritti. Questa articolata e complessa rete ha discusso di condividere i progetti in grado di dare un senso al suo operare anche perchè per la prima volta la composizione del Congresso Internazionale di Slow Food è stata una espressione di una rete mondiale di diversità, culture, fedi, storie individuali e collettive rappresentate da convivium e comunità del cibo. Quindi, appuntamento al 2014, con un Salone del Gusto e Terra Madre ancora più memorabili, senza dimenticare che l’Expo 2015 di Milano deve essere una solida collaborazione e una convergenza di tematiche e Torino il simbolo dell’enogastronomia per coinvolgere maggiormente le città e la popolazione nei prossimi anni, includendo le tante imprese e attività ed eccellenze presenti nel territorio. Donato D’Auria