Taranto – Dopo Napoli 1963, Bari 1997 e Pescara 2009, i Giochi del Mediterraneo torneranno in Italia nel 2026, con l’edizione numero venti che si svolgerà a Taranto. La città pugliese, unica a presentare la sua candidatura ufficialmente, é stata scelta nell’assmblea dell’Associazione Internazionale dei Giochi del Mediterraneo, svoltasi a Patrasso in Grecia, si tratta di un motivo d’orgoglio per il nostro Paese, che nello stesso anno ospiterà anche i Giochi Olimpici Invernali, ma anche per la stessa città di Taranto, che vede in questo grande evento sportivo una grande occasione di rilancio sportivo, sociale e culturale dopo i problemi connessi all’ambiente e al lavoro degli ultimi anni.
Il successo di Taranto é stato frutto, come quasi sempre accade in questi casi, di un grande lavoro di squadra, che ha coinvolto le autorità locali, Regionali e nazionali, con il Governo che si é impegnato a garantire al comitato organizzatore ben 100 dei 290 milioni di euro necessari per la realizzazione dell’evento. La grande sfida, per il mondo della politica sportiva e non solo, é quello di realizzare un evento a basso costo e basso impatto impatto ambientale ed economico, realizzando pochi impianti nuovi e cercando di rivitalizzare quelli esistenti. L’evento, che dovrebbe svolgersi dal 13 al 22 giugno del 2026, rappresenta una grande occasione per tutta la Puglia: diverse gare ed eventi dovrebbero svolgersi, infatti, anche in altre città, con Lecce, Brindisi e Bari in prima fila, mentre Castellaneta Marina potrebbe fornire la location adatta al villaggio degli atleti.
Il lavoro di squadra che ha permesso la realizzazione della candidatura e la sua vittoria, tuttavia, non deve arrestarsi qui. Il 2026 é ancora lontano ma gli impianti sportivi da restaurare e rivitalizzare sono molti, e per consegnare alla cittadinanza dei progetti di valore, é necessario agire per tempo, evitando di realizzare delle “cattedrali nel deserto” a causa della necessità di concludere a tutti i costi i lavori. Dopo i problemi sorti con l’organizzazione dell’Universaide di quest’anno a Napoli, dunque, il Sud ha a disposizione una grande opportunità di riscatto, che può mettere in mostra le sue eccellenze in un contesto sportivo e culturale di livello internazionale.
Infine, non si puó non considerare il possibile impatto di un evento come l’Universiade con la Regione Puglia, che potrà far conoscere alcune città che non sono inserite all’interno delle usuali rotte turistiche e culturali. I Giochi del Mediterraneo, con i loro oltre 4000 atleti presenti (senza contare dirigenti, accompagnatori e tifosi) da 28 nazioni diverse rappresentano un’oportunità unica per questa splendida regione, che ha l’occasione di mostrare al mondo di poter organizzare al meglio l’unico evento che, ad oggi, unisce davvero tutte le nazioni mediterranee. Luigi M. D’Auria