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Settimanale indipendente fondato e diretto da Donato D’Auria. Registrato presso il Tribunale di Torino il 7 ottobre 2011 n. 64

Accadeva

Un profilo storico per la 18° Matesina (1995)

05 maggio 2012

Un profilo storico per la 18° Matesina (1995)

La fortuna ha voluto che io fossi l’”archivio storico” de “La Matesina”, che quest’anno si svolgerà per la 18° volta. Toccò a me l’onore, nell’ormai lontano 1978, di essere il primo vincitore di quella che poi sarebbe diventata una delle più importanti corse su strada italiane. Quella prima edizione fu organizzata senz’altro egregiamente, ma anche, per così dire, alla buona: noi atleti arrivammo tutti nello stesso giorno della gara (che allora era solo interregionale, neanche nazionale), c’iscrivemmo sul posto, in una stanzetta del Comitato Festeggiamenti, facemmo un breve riscaldamento, tutto sul viale della stazione, poi fummo chiamati sulla linea di partenza, tracciata sull’asfalto e prendemmo il via al tradizionale segnale della bandierina rossa. Eravamo solo una ventina, offrimmo un grande spettacolo di sport al già allora numeroso pubblico, ricevemmo ricchi premi in natura. Saluti per tutti e ripartimmo la stessa sera, con l’arrivederci all’anno successivo.

Nel 1979 ci fu la prima importante svolta: gli inviti a Zarcone, Arena, Magnani, Fava, ovvero ai più importanti fondisti italiani dell’epoca. Anche l’edizione del 1980 fu impostata su questa falsariga, mentre nel 1981 si ebbe un’altra importantissima svolta: un campo di partenti già parzialmente “internazionale”: ai nomi di Gerbi, di Solone eccetera, si affiancarono quelli dell’inglese Thompson e di altre vedettes straniere. La vera “internazionalizzazione” de “La Matesina” si ebbe però nel 1982, anno che per me è legato ad un importante ricordo: entrai, infatti, a far parte della “grande famiglia” de “La Matesina”, ovvero dello staff organizzativo. Un’altra importante novità introdotta quest’anno – e poi ripresa solo l’anno scorso – fu la disputa in “notturna”, ovvero dopo il tramonto, con un clima decisamente più gradevole. Nel 1983 e nel 1984 si registrarono le vittorie di famosi atleti africani, quali il tanzaniano Masong e il keniano Koskei. Nel 1983 fu inoltre introdotta la prova femminile, rimasta fino ai giorni nostri. Il 1985 fu l’anno degli atleti portoghesi: Mamede, Castro, Rios, che occuparono tutti e tre i gradini del podio.

La gara del 1986 fu quella che offrì lo spettacolo maggiore, grazie ad un atleta africano: Poul Kipkoech. E’ con profonda commozione che cito questo nome, in quanto questo grande protagonista del mezzofondo mondiale, vincitore anche del titolo iridato sui 10.000 metri nel 1987, è recentemente mancato. A questo riguardo vorrei citare altre due persone legate a “La Matesina”, a me particolarmente care ma che non sono più fra noi: Adriano Colalillo e Antonio Spina.

Torniamo alla storia della manifestazione in sé. Dal 1987 cominciò l’ “era Barrios”, con l’intermezzo, nel 1991, di Gelindo Bordin. Nel contempo la gara fu organizzata in modo molto più professionale e manageriale: entrarono nuovi collaboratori, nuovi e importanti sponsor, a Bojano fu creata una squadra di atletica che oggi è tra le primissime d’Italia, insomma: in questa vivace località molisana si creò una vera e propria cultura dell’atletica e della corsa su strada.

Non è retorica, affermare che sono profondamente contento di far parte dello staff organizzativo de “La Matesina” e che sono profondamente legato ad Armando Spina, alla sua famiglia e a tutto il Molise. I quindici giorni che ogni anno trascorro da quelle parti sono per me un momento di grande intensità e di piacere spirituale. Lunga vita a “La Matesina”!

Donato D’Auria

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