Giovanni Esposito ha realizzato il libro “La responsabilità sociale delle organizzazioni sportive” una base di riferimento nello sport per condividere valori per creare valore
Il bravissimo Giovanni Esposito, ha realizzato e presentato al Coni di Roma, per la collana Scuola di Sport un libro sulla responsabilità delle organizzazioni sportive italiane in rapporto con la responsabilità sociale.
Quali sono gli strumenti più idonei per la sua gestione ed i vantaggi ad essa correlati. In che modo anche le Istituzioni sportive (Coni, Federazioni, Enti di promozione sportiva, Discipline Assiociate, ecc.) possono sostenere le organizzazioni socialmente responsabili? Come promuovere le buone prassi di responsabilità sociale nello sport? Questi sono alcuni degli interrogativi a cui vuole dare risposta il presente volume, che si propone di fornire una prima analisi dei presupposti e degli effetti della diffusione della responsabilità sociale nelle organizzazioni sportive italiane. Sia professionistiche che dilettantistiche prendendo spunto anche dalle esperienze e delle ricerche in ambito internazionale. Attraverso una puntuale disamina delle caratteristiche necessarie alle organizzazioni sportive che intendono operare in un regime di responsabilità sociale, il volume mostra quali siano le condizioni indispensabili per informare e soddisfare i propri stakeholder mediante un assetto che garantisca un alto livello di standard qualitativi. Non sono più in gioco solo gli aspetti tecnici e agonistici, ma anche la capacità di proporre un progetto che incorpi in sè determinati valori socialmente condivisi. La trasparenza, la credibilità e la reputazione diventano, dunque, requisiti imprescindibili per l’organizzazione sportiva che intenda distinguersi con una condotta socialmente responsabile, in grado di promuovere valori per creare un credo che tenga conto non solo della dimensione economica e di quella competitiva, ma anche della sempre più delicata dimensione etico/sociale/ambientale. Il capitolo sul Libro Bianco dello Sport dell’Unione europea alla luce del Trattato di Lisbona mi ha molto illuminato nella disamina delle più recenti proposte volte a sviluppare la dimensione europea dello sport, nelle modalità prestazione ed in quella “fai da te”; suggerisce esperienze foriere di socialità, solidarietà, comunità, identità, come nuovi ritmi della società postmoderne e le nuove utenze, che oltre alla qualità dei prodotti e servizi, chiedono coerenza globale e correttezza dei comportamenti perché lo sport ha un immagine positiva ed è capace di emozionare e generare un traino allo sviluppo civile. Lo sportivo e studioso Giovanni Esposito, con questo lavoro sulle responsabilità sociali, ci indica le linee guida sui comportamenti etici, che stanno trovando una sempre maggiore diffusione anche nel mondo dello sport. Ha raccolto informazioni tra dibattito teorico e realtà empirica per verificare le modalità con cui queste realtà, importanti del mondo sportivo italiano, stanno affrontando le tematiche della responsabilità. Questa giovane testata sportiva, ringrazia il prof. Giovanni è si impegna a divulgare queste tematiche sull’Etica sportiva. Donato D’Auria
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