Il Tennis Atp fa tappa a Barletta con l’edizione 21 del Challenger
Barletta (Bat) – Dopo un’anno di stop il grande tennis maschile Atp torna a Barletta, con la ventunesima edizione del torneo Open “Città della Disfida”, con montepremi di 45.000 euro, nella bella cornice del tennis club Hugo Simmen della città pugliese. Un grande ritorno anche per il pubblico sugli spalti del centrale, con accesso gratuito al circolo e l’obbligo di Green Pass.
Nonostante un calendario non facilissimo, che mette il torneo della Città della Disfida in contemporanea con il termine delle qualificazioni dello Us Open, non mancano i tennisti di ottimo livello in campo, tra certezze, come lo slovacco Martin, il tunisino Jaziri e l’italiano Matteo Viola e tante giovani promesse del tennis internazionale, come l’argentino Juan Manuel Cerundolo e l’italiano Jacopo Berrettini, fratello di Matteo e alle prese con i primi passi nel circuito Pro. (sorpreso al primo turno da un ottimo Andrea Arnaboldi).
In casa Italia, ovviamente molti i tennisti ai nastri di partenza, anche grazie alle wild card concesse dalla Fit e dagli organizzatori del torneo. Non mancano giocatori giovani come Luca Nardi e il figlio d’arte Flavio Cobolli, che si sono fatti strada nelle prime fasi di un torneo che, a partire da martedì 24 agosto, é entrato nel vivo con tutti i favoriti del tabellone principale in campo, con tante sorprese. Per i colori azzurri, da notare la vittoria di Nardi su Jaziri e il cammino di Andrea Vavassori: il tennista torinese, partito dalle qualificazioni, si é spinto fino ad un’impronisticabile qualificazione ai quarti di finale.
L’organizzazione del Challenger di Barletta, capitanata dal direttore Enzo Ormas, ha messo in piedi uno spettacolo sportivo di alto livello, nonostante lo spostamento di data dalla tradizionale collocazione in primavera. Il tennis Atp dei Challenger, una delle basi del movimento professionistico italiano, dunque, sta superando a pieni voti i test di ritorno alla normale attività del massimo circuito tennistico mondiale. Donato D’Auria