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Settimanale indipendente fondato e diretto da Donato D’Auria. Registrato presso il Tribunale di Torino il 7 ottobre 2011 n. 64

Tennis

Il Lituano Berankis vince ad Andria il Challenger ATP delle sorprese

02 dicembre 2014

Il Lituano Berankis vince ad Andria il Challenger ATP delle sorprese

Andria – Sicuramente alla vigilia era difficile, se non impossibile, aspettarsi un torneo come questo. Infatti, il Challenger di Andria è stato a mio parere uno dei tornei di categoria con più sorprese nell’arco dell’intera stagione tennistica internazionale, con un numero di eliminazioni a sorpresa davvero ragguardevole, sia in singolo che in doppio. Grande successo, dunque, per gli organizzatori, che per il secondo anno sono stati gli unici promotori in Puglia del movimento tennistico pugliese nel mondo e sempre per il secondo anno consecutivo sono riusciti ad organizzare un torneo di grande prestigio, apprezzato da tutti, dai giocatori fino agli addetti ai lavori e agli spettatori, sicuramente poco abituati al tennis di alto livello, dato che questo è il primo torneo di peso ospitato dalla città federiciana. Una delle poche note dolenti è stata secondo me il pubblico, che spesso non ha fatto sentire la sua presenza, nonostante i match fossero spesso e volentieri “piazzati” negli orari seriali in modo da consentire a tutti di fruire dello spettacolo del torneo anche nei giorni feriali. Una presenza più massiccia di spettatori sarebbe stata anche una ricompensa per gli sforzi economico-organizzativi del comitato organizzatore, che ha fatto di tutto per mantenere l’impegno dell’ingresso gratuito tutti i giorni. In un palazzetto semi deserto io è il mio amico Ruggiero Matera abbiamo, dunque, assistito a nove giorni di match incredibili, con sorprese che hanno fatto letteralmente saltare il banco dei nostri pronostici “da bar”. Infatti, la testa di serie numero uno Igor Sijsling è uscita di scena già il primo giorno per mano del debole bielorusso Ignatik. Poi sono arrivati i ritiri di Dustin Brown, evidentemente stanco per la sua prima stagione giocata da professionista serio, e dell’uzbeko Dustov (finalista a Brescia), che hanno lasciato strada libera al veterano tedesco Berrer, alla testa di serie numero tre Berankis e al polacco Andriej Kapas, doppista puro che si è iscritto alle qualificazioni per allenamento e che si è ritrovato in singolo per un vero e proprio miracolo (non si era, infatti, qualificato) e che è arrivato incredibilmente ai quarti. Alla fine è stato Berankis a spuntarla: ha vinto in finale per ritiro sul georgiano Basilashvili, che in semifinale ha eliminato il russo Kravchuk, che non doveva neppure partecipare al torneo e che si è rilevato un’autentica sorpresa. Per quanto riguarda gli italiani, l’unico promosso a pieni voti è stato Pietro Licciardi, allievo di Renzo Furlan che ha ceduto solo nei quarti a Basilashvili. Tra gli altri gli unici in grado di passare il primo turno sono stati Stefano Travaglia e il talentino Matteo Donati. Anche nel doppio torneo pieno di sorprese che ha visto prevalere i rumeni Patrick Grogoriu e Costin Paval, che hanno beneficiato di una wild card degli organizzatori battendo in finale i favoriti Siljestrom/Jebavi. Tra gli italiani buona prova delle altrettanto sorprese Volante e Trusendi, che hanno colto un’insperata semifinale. Dopo una seconda annata così speciale, non ci resta che augurare a questo torneo una terza annata che confermi i progressi del comitato organizzatore. Luigi M. D’Auria

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