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Settimanale indipendente fondato e diretto da Donato D’Auria. Registrato presso il Tribunale di Torino il 7 ottobre 2011 n. 64

Tennis

Nel Torneo Juniores di Wimbledon 2013 vince il predestinato Gianluigi Quinzi

29 luglio 2013

Nel Torneo Juniores di Wimbledon 2013 vince il predestinato Gianluigi Quinzi

Dopo la vittoria di Diego Nargiso nel 1987, un italiano torna a vincere Wimbledon juniores. Infatti, il talentuoso Gianluigi Quinzi, veneto-marchigiano classe 1996 è riuscito a vincere una durissima partita durata 1ora e 45 contro il coreano Chung.

Sicuramente in questi ultimi anni sono state spese tante parole su Quinzi, la maggior parte delle quali spese con toni fin troppi entusiastici. Infatti, bisogna ricordare che molti giovani che all’età di Quinzi sono stati coperti di troppe attenzioni hanno poi fallito miseramente nella carriera da professionisti (un esempio potrebbe essere quello dello stesso Diego Nargiso, che coperto di troppe attenzioni non è più riuscito a completare la sua crescita tennistica).

Prima di analizzare, però i risultati del giovane marchigiano, mi sembra doveroso conoscere bene la storia di Quinzi. Il talento del tennis italiano  ha iniziato a giocare ad un incontro nella piazza di Macerata organizzato da uno sponsor di Adriano Panatta che, notando il suo precoce talento invitò il padre, presidente del circolo di Porto San Giorgio, a farlo giocare a tennis. Da quel momento Quinzi bruciò tutte le tappe del tennis e dopo un periodo passato alla corte del  grande coach Nick Bollettieri si è trasferito in Argentina, presso l’accademia che ha forgiato talenti del calibro di Del Potro e Nalbaldian.

Le qualità principali di Quinzi sono un rovescio molto solido, un buon dritto arrotato e una buona costanza. Il marchigiano deve però migliorare molto il servizio, per sua stessa ammissione, il suo colpo più debole.
Veniamo ora al capitolo che più interessa gli appassionati di tennis: il cammino di Quinzi a Wimbledon. Il marchigiano non si era affatto presentato con i favori del pronostico ai Championships, visto che dopo essere stato numero uno del mondo juniores, a gennaio ha preferito concentrarsi sui tornei futures, scelta che l’ha portato dal numero 870 delle classifiche ATP fino al numero 405. Giunto sorprendentemente alle semifinali, Quinzi ha superato il talentuoso inglese Edmund (secondo me uno dei più talentuosi, visto che si è dedicato solo ai futures e grazie ad una Wild Card al torneo ATP 250 di Eastbourne ha superato il primo turno, raggiungendo la posizione numero 385 del ranking senior) prima di battere con il punteggio di 7-5 7-6 il sorprendente coreano Chung, talento che si è rivelato proprio a Wimbledon.

Ora sono vietati i proclami sull’avvenire di Quinzi. E’ chiaro che la posizione del ranking attuale del giovane marchigiano fa ingolosire gli appassionati, ma non commettiamo gli errori fatti con Nargiso. Secondo me è ragionevole pensare che Quinzi raggiungerà la posizione numero 100  livello ATP, ma non mi sento di fare ulteriori proclami, se non auspicando il raggiungimento e, chissà, il superamento, della già citata top 100 ATP. Luigi Maria D’Auria

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