Atletica
A Tallinn va in scena l'atletica europea del futuro
07 luglio 2015
A Tallinn va in scena l’atletica europea del futuro
Tallinn (Estonia) – Sono passati esattamente quattro anni da quando, proprio con un articolo-reportage sugli europei junior che si svolgevano, allora, a Tallinn è iniziata la storia di questa testata. Non posso dunque negare che ritorno con grande piacere che ritorno nella capitale della più settentrionale delle Repubbliche Baltiche per assistere agli Europei, questa volta Under 23, di atletica leggera. Come dice il direttore tecnico della nazionale Massimo Magnani, questa è una categoria strana perché, dato che in molte parti d’Europa questa categoria è di fatto inesistente, i nostri si dovranno confrontare con atleti già assoluti di fatto.
Ciò non toglie che tra le nazionali che partono con più voglia di medaglie c’è sicuramente quella italiana, capeggiata proprio da Massimo Magnani (solo omonimo del mio compagno di viaggio e collaboratore di questa testata Luigi), visto che dopo gli altisonanti progetti di “Rinascimento dell’atletica italiana” la nostra nazionale ha bisogno come il pane di un Leonardo Da Vinci che trasformi questo progetto (tra l’altro già semi naufragato, visto che del faraonico progetto di centri tecnici di diverso livello nuovi di zecca si sono perse le traccia) in realtà. In caso di secondo trionfo consecutivo in questa categoria, potrebbe essere Alessia Trost ad assumere questo ruolo, anche se non sarà facile per la nostra vincere una gara che si annuncia piena di insidie e di avversarie, prima fra tutte l’altra italiana Desirée Rossit. Nel settore maschile, invece, fari puntati sul quattrocentista torinese Davide Re e sull’ostacolista Lorenzo Perini, oltre che su Samuele Dini, che è pronto a dar spettacolo nei 5000 metri, africani naturalizzati permettendo. Nel mezzofondo veloce, occhio nei 1500 all’aviere Abdikadar, fresco di personale a 3’38”. La pattuglia dei nostri 65 è, in ogni caso, piena di atleti interessanti (tra cui il gioiellino Giacomo Tortu, che correrà i 200), pronti a dar battaglia. Anche nel lungo e nel triplo, in particolare femminili, i nostri colori sono ben rappresentati, dato che la forestale Ottavia Cestonaro e l’aviera Darya Derkach sono pronte a dar battaglia. Purtroppo ci sono anche dei forfait. Quello che fa più rumore è sicuramente quello di Roberta Bruni. L’atleta della Forestale sta accusando una involuzione difficile da spiegare (tutto è iniziato con quel maledetto quinto posto degli europei junior di Rieti) e, dopo un meeting dove non ha saltato neanche quattro metri, ha rinunciato alla rassegna europea, lasciando che il ruolo di capitana della nostra asta a Sonia Malavisi, che spera di bissare o migliorare il bronzo juniores ottenuto proprio a Rieti nel 2013.
Sarebbe bello che, anche in Estonia, suonasse ogni tanto quell’Inno di Maneli che, molto spesso, negli ultimi anni, non è stato apprezzato dal pubblico straniero, dato che per i nostri atleti la medaglia d’oro in una competizione di atletica leggera è stata un’utopia troppo difficile da raggiungere. Luigi M. D’Auria.