Federico Arnaboldi vince il cinquantaduesimo “Avvenire”
Milano – Il trofeo Avvenire, il più importante torneo italiano di tennis riservato a giocatori e giocatrici della categoria under 16, ha compiuto quest’anno cinquantadue anni d’età. Come al solito, il torneo si é disputato sui campi del tennis club Ambrosiano, importante circolo che si trova in Via Feltre, vicino al Parco Lambro.
La città di Milano, dunque, di conferma un luogo dove il grande tennis giovanile é davvero di casa. Nonostante il capoluogo lombardo abbia da tempo perso il proprio torneo ATP, per gli appassionati del tennis restano comunque il trofeo Bonfiglio, uno dei più importanti al mondo a livello juniores, e l’Ambrosiano per l’appunto. Così come accade ogni anno sui campi del “Bonacossa”, anche all’Ambrosiano ogni anno sono presenti i migliori giocatori di categoria. Nel passato, su questi campi sono passati giocatori del calibro di Edberg, Ivanisevic (vincitore nel 1987), Djokovic (che si fermò ai quarti) e Sharapova.
Per quanto riguarda l’edizione di quest’anno, possiamo dire che dopo tre anni l’Italia é tornata a ruggire. Dopo il successo di Andrea Pellegrino del 2013 (che seguì quella di Filippo Baldi del 2012) i nostri colori sono stati ben rappresentati da Federico Arnaboldi, giovane milanese classe 2000. In finale, il cugino del professionista Andrea (capace di battere proprio all’Avvenire un certo Novak Djokovic) ha piegato al tie-break del terzo set lo spagnolo 2001 Jaime Caldes, entrato nel tabellone principale solo grazie ad una Wild-card. Il torneo di Caldes é la dimostrazione di come, soprattutto nei tornei giovanili, la classifica non conti niente. Per esempio, alcuni anni fa il giovane Alexander Zverev (oggi quasi top 30 al mondo) vinse il Bonfiglio partendo dalle qualificazioni.
Anche nel doppio gli azzurri sono stati protagonisti: i vincitori sono stati, infatti, Gabriele Bosio e Gian Marco Ortenzi, che hanno battuto al match tie-break i due cechi Lehecka e Paulson. In campo femminile, invece, hanno dominato, come del resto accade spesso negli ultimi anni, le giocatrici dell’est Europa. La vincitrice, infatti, é stata la prima testa di serie del torneo, l’Ucraina Viktoriya Petrova, che ha sconfitto in finale la ceca Hindova. Le azzurrine, invece, hanno ottenuto un successo nel doppio, dove Federica Rossi ed Emilia Bezzo hanno sconfitto la stessa Petrova, che giocava in coppia con la Svizzera Tsygourova.
In conclusione di articolo, non ci resta che fare i complimenti allo staff, capitanato per il secondo anno del direttore del torneo Andrea Villa. Grazie al loro impegno, infatti, una delle più belle tradizioni tennistiche del nostro Paese si tramanda da ben cinquantadue anni. Luigi M. D’Auria