Finalmente la Duck Farm Chieri Torino Volley vince e convince contro Rebecchi Nordmeccanica Piacenza volley 3-1
Torino – Sabato 9 febbraio 2013, davanti alle telecamere di Rai 1 Sport, alle ore 20.30, si sono accesi i riflettori sul big-match anticipo della quindicesima giornata del 68° Campionato Italiano di Pallavolo tra la Duck Farm Chieri Torino volley e la Rebecchi Nordmeccanica
Piacenza. Scontro ai piani alti della classifica, terza contro quarta, con spettacolo e brividi, di tecnica, tattica e di punteggio, con la inaspettata vittoria per 3 a 1.
Nel primo set, la Duck Farm parte spaesata, senza idee e poco incisiva. La squadra di Salvagni si trova di fronte una Rebecchi a dir poco perfetta, grazie ad una Turlea che mantiene percentuali spaventose. Nonostante una rimonta arrivata con il cuore di Borgogno e Vindevoghel, Chieri Torino si inchina a Piacenza, con il punteggio di 25-27.
Nel secondo set, cambia totalmente la musica: Gennari e Fabris salgono in cattedra, la Bechis sciolina palloni più buoni degli spaghetti che il mio amico Luigi Magnani mangiò davanti ai faraglioni di Capri nel 1977. La Duck Farm prende così in mano le redini del gioco conducendo al 25-22 finale.
Nel terzo set, il pubblico del Pala Ruffini (non molto numeroso) assiste letteralmente ad una pallavolo-spettacolo. Turlea-Fabris e Mejners-Gennari sono duelli da alta scuola, ma in generale tutto il Chieri Torino sale in cattedra (Piccinini esclusa). Giocando punto a punto si arriva fino ai vantaggi, ma due muroni della Frigo mettono le cose in chiaro e chiudono il parziale per 26-24.
Nel quarto set, matura una meritata vittoria per la Duck Farm grazie ad una super Gennari e a delle splendide Vindevoghel, Frigo e Bechis, il tutto condito dalle sbracciate della Fabris e dai muroni della capitana Borgogno. Chieri Torino si aggiudica così la partita con il punteggio 25-27 25-22 26-24 25-21 e aggancia con pieno merito il treno delle inseguitrici di una Yamamay Busto Arsizio non perfetta all’altezza della scorsa stagione.
Mi rincresce dirlo, ma in una certa misura Francois Salvagni ha sbagliato tutto. Infatti, il sette che doveva comporre l’invincibile l’armada della Duck Farm a inizio stagione si è rivelato un errore. Ravetta e Guiggi non si sono rivelate degne del loro passato, la Sorokaite è stata a dir poco pietosa e la Piccini, nonostante l’amore che il pubblico ha mostrato nei suoi confronti, non ha saputo essere decisiva, fino ad arrivare ad avere problemi con la società. Il tecnico ha, comunque, il merito di aver saputo far bene i cambi adeguati (Vindevoghel e Fabris, che si è rivelato un vero e proprio fenomeno che non è stato chiamato all’All Star Game solo per il poco spazio avuto ad inizio campionato) e di essere riuscito a tenere alto il livello di alcuni acquisti estivi (Bechis, Fernandez e Sirressi). A lui, inoltre, il merito di aver fatto entrare in squadra i nuovi acquisti Frigo e Gennari e di aver mantenuto per quanto possibile lo spirito del gruppo unito nello spogliatoio; nonostante le difficoltà, la Duck Farm di quelle considerate riserve ad inizio campionato, si sta guadagnando i primi sei posti e, dunque, l’ammissione diretta ai quarti dei play-off scudetto.
Luigi Maria D’Auria
Luigi Maria con Andrea Lucchetta