Foggia – Dopo un’estate e un autunno complicatissimi, il Foggia si gode delle feste tranquille in cima al gruppo H della Serie D 2019-20. E pensare che fino al mese di novembre il 2019 dei Satanelli era stato a dir poco agghiacciante. Prima una Serie B chiusa con la retrocessione, poi i guai societari e giudiziari della proprietà dei Fratelli Sannella, che ha escluso la squadra rossonera dalla partecipazione al campionato di Serie C. Anche dopo la ripartenza, con una nuova proprietà, le cose non erano andate benissimo: l’avventura di Amantino Mancini sulla panchina del Foggia, infatti, si e conclusa dopo una sola giornata di campionato, con la guida tecnica passata nelle mani di Ninni Corda, uomo di fiducia del nuovo presidente Felleca.
Solo nella parte finale del girone d’andata le cose hanno iniziato ad andare meglio per i foggiani e la rincorsa ai piani alti della classifica é cominciata. Nonostante una rosa che ha subito tante variazioni anche in corsa e un’eliminazione in Coppa Italia Serie D arrivata nei quarti di finale, il Foggia ha chiuso l’anno con un filotto di sei vittorie in campionato, tre consecutive dopo la sconfitta in Coppa, rispettivamente contro Francavilla, Gelbison e Gladiator. Soprattutto negli ultimi due incontri, i Rossoneri non hanno messo in mostra un grande calcio, ma sono riusciti a vincere grazie ai guizzi di buone individualità e a prestazioni gagliarde sul piano fisico.
In attesa di un mercato di gennaio che si annuncia ricco di movimenti, il Foggia può godersi un bel primo posto in coabitazione col Bitonto a quota 37 punti, quattro in più del Sorrento terzo in classifica e altro pretendente di peso alla promozione. Per andare in fuga serviranno certamente investimenti da parte della proprietà, ma anche la conferma delle pedine principali di un gruppo in cui giocatori esperti e “di categoria” stanno convivendo bene con i più giovani.
Ciò che non é mai mancato, in questo inizio di stagione, e stato il sostegno del pubblico foggiano, che si é confermato caldissimo, in una piazza che ha portato allo Zaccheria circa cinquemila spettatori di media anche in Serie D. Un numero che conferma le ambizioni e la voglia di calcio di una piazza abituata a vivere in una continua altalena di risultati e di gestioni societarie. La nuova proprietà, dunque, é chiamata a vivere un 2020 sicuramente impegnativo, in equilibrio fra le aspettative dei tifosi, la voglia di crescere e la necessaria stabilità societaria. Donato D’Auria