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Settimanale indipendente fondato e diretto da Donato D’Auria. Registrato presso il Tribunale di Torino il 7 ottobre 2011 n. 64

Ciclismo

Dal 17 al 21 maggio 2013 il Giro d’Italia numero 96, sarà protagonista nel Piemonte con sconfinamento in Francia

03 aprile 2013

Dal 17 al 21 maggio 2013 il Giro d’Italia numero 96, sarà protagonista nel Piemonte con sconfinamento in Francia

Torino – Giovedì 26 marzo 2013, è stato presentato ed illustrato a Palazzo Cisterna della Provincia ed alla presenza dei sindaci di Bardonecchia e Cesana, come gli appassionati di ciclismo potranno seguire il giro, nella settimana piemontese dal venerdì 17 a martedì 21 maggio, nelle tappe in Valsusa da Cervere-Bardonecchia e Cesana-Col du Galibier.

Finalmente il Giro d’Italia transiterà dal Piemonte in modo serio. Infatti, i passaggi sulle montagne olimpiche piemontesi del 2011 furono soltanto una passeggiata per Alberto Contador che sul Colle delle Finestre si godette il paesaggio portando a spasso la sua ormai ipotecata maglia rosa. Invece, in questo Giro le montagne piemontesi saranno protagoniste del duello tra la Sky che correrà tutta per l’ormai baronetto Bradley Wiggins e lo squalo di Messina Vincenzo Nibali, a cui manca quasi solo la corsa rosa per entrare nell’Olimpo del ciclismo italiano; ma anche il basco Samuel Sanchez fa qualche pensierino al Giro, dopo la cocente delusione del Tour dell’anno scorso; ma siamo davvero sicuri che Domenico Pozzovivo alzerà bandiera bianca e che la Colombia dei giovani non provi a prendersi il prestigioso traguardo del Galibier? Tutti questi interrogativi vengono posti dimenticandosi dell’astro nascente Santambrogio, che avrà in Garzelli un gregario di lusso, e di Cancellara, che nella cronometro a squadre di Forio proverà a prendersi la prima maglia rosa della carriera. Inoltre, verificheremo la maturazione del giovane Phinney e vedremo se i vecchi leoni Rujano (sperando che si presenti in uno stato di forma decente) e Di Luca (che come il compagno di squadra Betancur spera in un invito per quella che forse sarà l’ultima battaglia dell’ormai vecchio e ferito lupo abruzzese) per rivincere il Giro d’Italia.

Devo confessarvi, miei cari lettori, che quando ho visto la presentazione di questo Giro sono andato in fibrillazione: Giro completo, con belle e dure salite, avvalorato da un parco partecipanti che pian piano è diventando di tutto rispetto.

Passiamo ora ad analizzare le tappe che riguardano il Piemonte: si parte con l’omaggio al duecentesimo anniversario della nascita del grande compositore Giuseppe Verdi con la Busseto Cherasco; la tappa sarà l’ultima occasione per i velocisti che non riusciranno a reggere le salite; poi ci sarà la tappa che non nascondo essere in assoluto la mia preferita: la Cervere Bardonecchia-Jaffreau, tappa che vedrà la scalata della mitica salita del Sestriere dal versante di Pragelato, per poi vedera l’ascesa di una delle tante salite “cannibalizzate” dal mitico Eddy Mercxy. L’unica critica che mi sento di rivolgere agli organizzatori è quella riguardante la volontà di asfaltare la strada nel tratto Le Gleise-Jaffreau, infatti sarebbe bastato fresare la strada facendo risparmiare così un mucchio di soldi al Comune di Bardonecchia, che ha dimostrato, durante questa stagione sciistica, di non avere risorse illimitate. Passiamo poi alla tappa forse più ricca di storia: Cesana Col du Galibier: infatti, se la partenza da Cesana rappresenta una novità del Giro, la salita del Moncenisio dal lato di Giaglione, l’ascesa dello storico Telegraphe (nessun arrivo ma trenta passaggi del Tour de France e quattro del Giro d’Italia) oltre al durissimo, ma storico e splendido, Galibier, rendono questa tappa una delle più dure del Giro.

Dopo un meritato giorno di riposo, in cui probabilmente fioccheranno i ritiri dei velocisti e di chi sarà distrutto dalla fatica, sarà il momento della terza tappa con arrivo in Piemonte di questo Giro: la Valloire Ivrea. La tappa si presenta interlocutoria, infatti potrebbe favorire e alimentare i sogni di gloria degli attaccanti, che hanno nella partenza e nel Moncenisio, affrontato dal gruppo molto probabilmente a ritmo blando, punti a loro favore. La tappa potrebbe anche favorire i corridori veloci che riusciranno a tenere sul Moncenisio senza troppi patemi.

Sicuramente queste tappe saranno importantissime in questo Giro d’Italia, ma giornalisti come Beppe Conti sostengono che saranno proprio quelle tappe a decidere il Giro.

Mi sento di chiudere questo articolo invitando i miei dieci lettori a seguire il buon ciclismo e augurando buon 96eimo Giro a tutti. Luigi Maria D’Auria

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