Con qualche brivido il Foggia batte il Castel Rigone 2-1
Foggia – Domenica 24 novembre 2013, con sole e temperatura mite, circa 2.700 spettatori hanno assistito alla vittoria brivido di 2-1 contro il Castel Rigone, che rappresenta il decimo risultato utile consecutivo con cinque vittorie e 5 pareggi per un totale di venti punti in classifica, che gli da uno slancio in zona promozione e lo proietta al terzo posto alle spalle del Teramo e del Cosenza. Prima dell’incontro, ci è stato una suggestiva cerimonia per l’intitolazione ufficiale della curva Nord a Franco Mancini, indimenticato portiere e capitano dei satanelli. Alla Cerimonia di intitolazione, con lo scoprimento di un maxi poster, alla presenza della moglie Chiara Carpano e i figli Alessandro e Francesco, il Sindaco Gianni Monelli ed il prefetto Luisa Latella. L’incontro è iniziato con un quarto d’ora di studio tattico, senza sbavature e gioco corto dove non è successo quasi nulla, un po di schermaglie a centro campo, una partita molto equilibrata e impegnativa per le due squadre con giocatori d’esperienza. Il Castel Rigone si è schierato con il 4-3-1-2, ma il Foggia ha iniziato a spingere in attacco e subito si sono visti i risultati, in tre minuti tra il 16’ e il 19 ’ il Foggia va in gol con la doppietta del suo bomber Giuseppe Giglio, aiutato da due assist di Antonio D’Allocco. Il Foggia schierato con il 3-4-3 è una squadra che sa soffrire nei momenti difficili, rappresenta una sua caratteristica che la portano alle vittorie e nella parte alta della classifica. Il Castel Rigone gioca con grande corsa, pressing a tutto campo ed una volontà di rimanere sempre in partita al 23’ trova il gol con Bianco che si inventa un tiro cross che trova impreparato e fuori posizione il portiere del Foggia Narciso. A questo punto il Foggia si complica la vita, si disunisce, disorientato si innervosisce perché spreca le sue occasioni da gol. Il secondo tempo inizia vibrante, sulla falsariga del primo tempo, al ventesimo il Castel Rigone rimane in dieci per espulsione di Bontà, ma la squadra di Fusi ha la grande occasione di pareggiare ad un quarto dalla fine. Il portiere del Foggia para il rigore, le squadre sprecano ancora e con tanta sofferenza la partita finisce con la vittoria del Foggia.
Bella la storia sportiva del Castel Rigone, fondato nel 1998 in una frazione di circa 400 abitanti del Comune di Possignano sul Lago Trasimeno, dal suo Presidente Brunello Cucinelli re del Cashmere. Il Club perugino è fuori dai canoni calcistici tradizionali con forte vocazione di Fair Play, addirittura lasciano gli spogliatoi puliti, che in 15 anni di storia è passata dalla terza categoria dilettanti alla Lega Pro di serie C, merita di rimanere nella categoria unica di Lega Pro.
Per chiudere, annotiamo, il nuovo assetto societario del Club con 33% delle quote tra il gruppo Lo Campo che diventa il secondo presidente della storia del club, 33% al gruppo Amodeo e 33% al Davide Pelusi che diventa il nuovo amministratore delegato. Il Direttore generale è rimasto Bellisario Masi. Questo nuovo assetto, porterebbe il Club alla stabilità per rilanciare il progetto in maniera serena.
Donato D’Auria
Foggia (3-4-3): Narciso, Grea, Loiacono, Sciannamè (13’ st. Pambianchi), Agostinone, D’Allocco, Agnelli, Quinto, Vanitucci (42’ st. Legnetti), Giglio, Cavallaio (39’ st. Sicurella). A disposizione: Micale, Savarise, Licata, Curcio. Allenatore: Pasquale Padalino
Castel Rigone (4-3-1-2): Francese, Cangi, Gimmelli, Sbaraglia, Bianco (22’ st. Moracci), Bontà, Ubaldi, Montanari, Coresi (39’ st. Santarelli), Tranchitella (25’ st. Di Paola), Agostinelli. A disposizione: Zucconi, Mattelli, Redi, Cappai. Allenatore: Luca Fusi. Arbitro: Mancini di Fermo