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Settimanale indipendente fondato e diretto da Donato D’Auria. Registrato presso il Tribunale di Torino il 7 ottobre 2011 n. 64

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Ho visitato lo splendido Polo Museale di Ascoli Satriano

27 luglio 2013

Ho visitato lo splendido Polo Museale di Ascoli Satriano

Ascoli Satriano (Foggia) – Martedì 9 luglio 2013, ho visitato lo splendido polo museale della cittadina foggiana. All’interno del Polo Museale  merita una particolare citazione la mostra riguardo l’agiatezza di alcune classi del popolo dei dauni, che in alcuni casi riuscivano a raggiungere i livelli delle elites greche e poi romane.

Nonostante non sia molto conosciuto al grande pubblico, il Polo Mussale, di Ascoli Satriano sta ripagando i grandi sforzi fatti dalla soprintendenza dei Beni Culturali pugliese. Infatti, negli ultimi dieci anni il museo è stato interessato da una generale opera di rilancio e valorizzazione, che ha portato il museo ad importanti risultati, come il ritorno ad Ascoli Satriano della celebre scultura dei “grifoni che mangiano il capretto”, che dopo il ritorno a casa è immediatamente diventata il simbolo del museo. Il museo, supportato dalla Soprintendenza dei Beni Culturali, è riuscito a crescere passo dopo passo rilanciando l’importante patrimonio culturale di Ascoli Satriano. Questo patrimonio merita, infatti, di essere rilanciato per valorizzare una cittadina che addirittura è stata per un breve periodo capitale della Daunia e della Capitanata, durante il periodo della dominazione Romana.

Ascoli Satriano, che dovrebbe valorizzare anche lo splendido castello di epoca Normanna e gli scavi della splendida villa Romana posta in località Faragola, possiede un patrimonio storico culturale che non ha nulla da invidiare alla vicina e più blasonata Troia, che però  già da un po’ di anni ha compreso l’importanza del turismo storico e folkloristico; si deve giustamente insistere e si devono veicolare in questo senso i propri sforzi economici. Infatti, credo che il futuro delle Terre Daune sia quello di votarsi a un turismo rispettoso del territorio e delle tradizioni, vera occasione di crescita per tutto il Sud Italia.

Da segnalare il fatto che il Polo Museale sia comprensivo anche del Museo Diocesano della Diocesi di Ascoli-Cerignola, vera occasione per la città di Ascoli Satriano che, se la saprà sfruttare, potrà davvero aumentare il numero di visitatori del territorio Dauno. Inoltre, mi sembra giusto ricordare la presenza di numerosi vasi del IV secolo a.C. dipinti con la sublime tecnica delle figure rosse su fondo nero. Inoltre, è anche giusto citare la splendida statua  dell’Apollo con il Grifo, ritrovata all’inizio del novecento dal grandissimo archeologo ascolano Pasquale Rosario, veterinario con la passione per l’archeologia, che realizzò il primo  Museo Archeologico di Ascoli Satriano.

Con grande piacere ho accettato l’incarico proposto dalla redazione, per diffondere il patrimonio artistico culturale di una zona dell’Italia poco conosciuta, ma che grazie alle sue grandi potenzialità ha secondo me tutti i requisiti per diventare una zona frequentata dai turisti in modo responsabile e attento alle splendide attrattive paesaggistiche e rurali dei Monti Dauni e di tutta la Puglia, Regione che invito a visitare. Luigi Maria D’Auria

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