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Settimanale indipendente fondato e diretto da Donato D’Auria. Registrato presso il Tribunale di Torino il 7 ottobre 2011 n. 64

Ciclismo

E’ Bradley Wiggins il vincitore del Tour de France 2012

15 agosto 2012

E’ Bradley Wiggins il vincitore del Tour de France 2012

Nessuna sorpresa al Tour de France con la vittoria “rubata” di Wiggins su Froome e Nibali. Froome ha dimostrato di essere più forte in salita, vincerà sicuramente il Tour ed ha spesso coperto Wiggins, un contadino che ama il rock. Nibali ha dimostrato di essere un corridore da grandi giri, sperando in una futura vittoria al Giro d’Italia ed al Tour de France; peccato per una squadra che ha dimostrato di essere alquanto modesta. Male Evans; spettacolare Sagan che un futuro potrà dare spettacolo vincendo tappe e classiche del Nord; sfortunati molti corridori (Valverde, Sanchez, Hesyedal e Gesink). Grande il quarantaduenne Horner, che chiude 13°.

Pur con pochi attacchi, Wiggins ha dato spettacolo, posizione perfetta, pedalata fluida e potente dai primi agli ultimi metri ed è parso meno affaticato degli altri: certo non era favorito, ma il lato più bello del ciclismo è l’incertezza; non si è mai sicuri di nulla, si può sempre cadere o ritrovarsi senza energie. Wiggins è nato in Belgio, a Gand, dove il padre, australiano, era un ciclista vero ma inesistente, cresciuto ribelle, appassionato di chitarra elettrica e, per un certo periodo, accanito frequentatore di pub. S’è rimesso in riga quando gli è nato il primo figlio, non ama il lusso, fa il contadino in una cascina tra Manchester e Birmingham, e quando gli chiedono cosa fa in una cascina, risponde che accudisca animali e spala letame, come si fa in tutte le cascine del mondo. E’ stato il primo inglese a vincere il Tour. Luigi Maria D’Auria

Le Pagelle:

L’Organizzazione 4: sembra che abbiano il “braccino” nel mettere le montagne.

Wiggins 5: a vedere un Tour vinto così, Coppi e Girardengo si saranno rivolti nella tomba.

Froome 6: non male per essere uno schiavo di Wiggins…..

Vincenzo Nibali 6 e mezzo: ha lottato e infiammato la corsa, ma forse non doveva cercare solo Evans per le alleanze.

Van Den Brook 6: gli attacchi sono molli e inconcludenti.

Evans 5: l’età si fa sentire e così cede il passo ai giovani: Sagan, Pinaut e Van Garderen; finalmente dei giovani che vincono e animano la corsa.

Horner 10: spettacolare vederlo lottare contro ciclisti che potrebbero essere suoi figli.

Andy e Frank Schleck 0: il primo non ha voluto partecipare (forse problemi di doping come il fratello e aveva paura di perdere); il secondo ha fatto schifo.

Valverde 6+: meglio vincere una tappa all’attacco, che un tour alla Wiggins.

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