Facciamo qualcosa per gli Stati Uniti d’Europa
Gli Stati Uniti d’Europa sono una fonte di ispirazione, ed un esempio di aggregazione pacifica di Stati sovrani, che potrebbe fungere da modello per altre aree del mondo. Sicuramente le elezioni europee del prossimo 25 maggio del 2014 saranno, al contrario di quello che qualcuno pensa, un’importante spartiacque; quindi, credo che formare una forza politica nuova, sobria per davvero e seria e competente per ambiente, tutela del territorio, agroalimentare e sport, sia ormai necessario.
Infatti, il Movimento 5 Stelle e Fare per Fermare il Declino non hanno risolto alcun problema, quindi tanto vale puntare sull’Europa e sui “Gloriosi Socialisti”.
Si vota il 25 maggio 2014 per scegliere il tipo di maggioranza che vogliamo; una neoliberista o socialista Liberal, come direbbe Obama. Importante, anche perché nella seconda metà del 2014 la presidenza dell’Unione spetterà all’Italia. Insomma, subito dopo le elezioni europee del 2014, comincerà il grande gioco della costruzione politica degli Stati Uniti d’Europa. Se vuoi essere un cittadino informato non mancare a questo appuntamento storico: è un destino comune di pace, prosperità, libertà e democrazia, che la pacifica riunificazione dell’Europa ha regalato negli ultimi decenni a noi europei. Bisogna lavorare per arrivare all’elezione diretta del presidente della Commissione da parte dei cittadini europei. Solo così il presidente della Commissione potrà diventare un vero Presidente dell’Unione e scegliere politiche di destra o di sinistra sulla base dei programmi presentati agli elettori. Questo andrebbe fatto a partire dalle prossime elezioni europee.
Non si può rimandare il tutto alle elezioni del 2019. Sarebbe troppo lontano. I cittadini si allontaneranno ancora di più dalla politica europea. L’elezione diretta del presidente della Commissione, farebbe fare all’Europa un salto di qualità senza eguali. Diventerebbe un’Europa dei cittadini e non più solo degli Stati.
Un punto fondamentale del programma, per stimolare l’economia dovrebbe essere l’aumento delle risorse del bilancio dell’Unione, a sostegno dei progetti europei nei campi della ricerca e della tutela ambientale. Riguardo alla politica di protezione dell’ambiente e nella politica climatica. Sono problemi che non possono essere risolti da singoli Stati nazionali e devono essere necessariamente oggetto della politica mondiale. Il Protocollo di Kyoto non include né Cina né India, e anche gli USA non hanno apposto la loro firma. Spetta all’Europa convincerli che è necessario che anche loro facciano qualcosa. Solo l’Europa tutta unita ha un peso nel caos delle politiche ambientali delle potenze mondiali.
Gli Stati Unite d’Europa è un progetto di civilizzazione che potrà vivere solo se saprà ritrovare un’ambizione mondiale. Questa ambizione può esprimersi su due grandi questioni: la lotta contro le degenerazioni del capitalismo finanziario e la costruzione di un nuovo ordine monetario internazionale. Per sconfiggere i mercati finanziari c’è bisogno di una democrazia forte che possa appoggiarsi sull’unica istituzione direttamente legittimata dai cittadini europei, il Parlamento Europeo. Le prossime elezioni del 25 maggio 2014 saranno decisive perché consentiranno al Parlamento Europeo di assumere di fatto un ruolo costituente. Donato D’Auria