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Settimanale indipendente fondato e diretto da Donato D’Auria. Registrato presso il Tribunale di Torino il 7 ottobre 2011 n. 64

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Olimpiadi Roma 2024: un sogno o un progetto destinato ad andare in porto?

08 dicembre 2014

Olimpiadi Roma 2024: un sogno o un progetto destinato ad andare in porto?
Torino – Probabilmente in pochi sanno che le Olimpiadi 2020 sono già state assegnate a Tokyo, che le ospiterà per la seconda volta dopo il precedente del 1964.

Ufficialmente la capitale del Giappone ha sconfitto la concorrenza di Chicago, Madrid e Istanbul. Tuttavia lo sportivo attento non può dimenticare che anche la nostra Roma aveva abbozzato una candidatura, che era stata in pratica depositata al CIO. La scure della Spending Review del Governo Monti ha però colpito anche lo sport, obbligando il Presidente di quel Comitato Organizzatore, il decano Mario Pescante, a desistere e ad abbandonare i sogni di gloria.
Da allora è successo veramente di tutto. Infatti, ci sono state le Elezioni 2013, il Governo Letta e, infine, la scalata a Palazzo Chigi di Matteo Renzi. Proprio l’attuale Premier ha ipotizzato una candidatura di Roma per le Olimpiadi 2024, a patto che il PIL torni a crescere quest’anno o, al massimo, nel 2015. Dato che lo stesso Premier ha, però, annunciato che il nostro Prodotto Interno Lordo tornerà a crescere sicuramente già quest’anno, non dovrebbero esserci problemi nel far pervenire la candidatura della Capitale al CIO. La questione è purtroppo molto più complicata di quanto il nostro Premier non la voglia far sembrare. Infatti, bisogna ricordare che non è stato costituito ancora nessun Comitato Organizzatore, nemmeno d’onore. In secondo luogo, occorre ricordare che in Italia non esiste un Ministero dello Sport in grado di coordinare la formulazione di un Comitato Organizzatore e di sceglierne i membri (riguardo questo tema mi sembra doveroso ricordare il monito del nostro giornale nei precedenti articoli riguardo il Ministero dello Sport in Italia). Terzo motivo per cui conviene restare cauti è la situazione politica italiana. Infatti, le riforme del Governo sono bloccate nelle due Camere del Parlamento e questo non consente al Premier Renzi e al titolare della delega allo Sport, Graziano Del Rio, di concentrarsi su un impegno che richiede tanti soldi, ma soprattutto un impegno costante per non mancare nessuna delle infinite scadenze che il CIO impone a tutte le città candidate. Insomma, non servono tutte le promesse fatte, ma più semplicemente fatti che, si sa, parlano sempre da soli. Tutte le avvisaglie negative non devono però scoraggiarci, perché un evento di questo calibro, capace da solo di far crescere il PIL di 1,4 punti percentuali, ma anche di far vedere al mondo le bellezze del nostro Paese a tutto il mondo, deve essere inseguito con tutte le forze da tutti noi. Non avere le Olimpiadi 2024 sarebbe una sconfitta per tutti noi. Luigi M. D’Auria

 

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