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Settimanale indipendente fondato e diretto da Donato D’Auria. Registrato presso il Tribunale di Torino il 7 ottobre 2011 n. 64

Tennis

Torneo Vintage a Brescia, racchette di legno e completino bianco

10 ottobre 2012

Torneo Vintage a Brescia, racchette di legno e completino bianco

Brescia, 20 settembre 2012 – Racchette di legno e completino rigorosamente bianco. Per due giorni, sabato 22 e domenica 23 settembre

(dalle ore 9, ingresso gratuito), il Tennis Forza e Costanza di Brescia è stato teatro di un ritorno al passato. In programma un torneo di doppio ‘vintage’, in cui le coppie saranno alle prese con i vecchi attrezzi, sempre molto apprezzati dai nostalgici, ma che incuriosiscono anche le nuove generazioni.

A rendere il tutto ancora più suggestivo ci è stato il contesto: si è giocato infatti sui campi in terra battuta del Castello di Brescia, quelli costruiti lungo il vecchio fossato sotto le mura della fortezza medievale. Un palcoscenico perfetto per un evento di questo tipo. “Il torneo – spiega Alberto Paris, direttore sportivo e maestro del circolo – è alla seconda edizione e già lo scorso anno, quando andò in scena per festeggiare i 100 anni del ‘Forza e Costanza’, riscosse parecchio successo. Il consiglio direttivo del Club ha deciso di ripresentarlo e ci aspettiamo possa attirare ancora tanta gente, sia tra i partecipanti sia tra il pubblico”.

Il regolamento prevede che le coppie debbano essere formate da almeno un giocatore non classificato (con la somma delle età dei partecipanti che deve superare quota ottanta), oppure da un classificato e da un under 14. Un piccolo stratagemma per coinvolgere il più possibile le giovani generazioni, che con le racchette di legno non hanno mai potuto giocare. Attese 32 coppie, che si daranno battaglia nella fase a gironi di sabato.

Domenica, infine, le migliori giocheranno la fase decisiva della manifestazione, intitolata alla memoria di Samuele Valerio. “Samuele – chiude Paris – era un giocatore del Forza e Costanza che è scomparso nel 2008. Lo ricordiamo tutti con grande affetto perché era una persona generosa nella vita come sul campo. Per lui ogni partita era come la finale di Wimbledon, la giocava sempre con grande impegno ma con altrettanto fair play. Ci piace ricordarlo come un esempio per tutti gli appassionati che affollano i nostri campi”.

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