Tennis
Il serbo Krajinovic vince sul bagnato di Cortina
11 agosto 2014
Il serbo Krajinovic vince sul bagnato di Cortina
“In un torneo caratterizzato dalla pioggia il talentino batte in finale Federico Gaio, finalmente competitivo ad alti livelli e non sprecone”
Cortina d’Ampezzo- Dopo mezz’ora di attesa il treno che mi riporterà a Venezia, dove mi concederò cinque giorni di vacanza, è finalmente arrivato. Mentre sto per salire mi sento chiamare da un uomo affacciato da un finestrino dell’altra carrozza (ce ne sono due). Rincontro così un caro amico, conosciuto sui campi da tennis alcuni anni fa. Anche lui ha seguito il Challenger disputato questa settimana sui campi del Tennis Club di Cortina d’Ampezzo, bravo a rilevare il diritto di organizzazione ad Orbetello, dove purtroppo il torneo non aveva futuro a causa della crisi economica. A Cortina invece il tennis di alto livello ha trovato per ora terreno fertile, dato che si parla addirittura di ATP. Non so quanto questa voce possa essere fondata, comunque quest’anno gli organizzatori sono stati bravi a gestire una situazione climatica difficile ( pioggia) senza scontentare i giocatori, che a quanto pare hanno apprezzato l’ospitalità del Tennis Club, nonostante le difficili condizioni dei campi.
Il mio amico, oltre a chiedermi in generale le mie impressioni sul torneo, mi chiede se il torneo si potesse disputare su campi indoor per stroncare sul nascere il problema pioggia.
Gli rispondo subito alla seconda domanda dicendogli che in una location di questo tipo sarebbe difficile trovare un palazzetto adeguato, mentre la strada più percorribile sarebbe quella di tutelarsi cercando una struttura coperta “di riserva”, come fatto al Challenger di Vercelli, dove in una giornata di pioggia si è giocato a Novara senza stravolgere i programmi.
Alla prima domanda rispondo che il vincitore, il serbo Filip Krajinovic ha dimostrato di essere un talento in ascesa che potrebbe fare il salto di qualità sotto la guida del nuovo coach Diego Nargiso. Sul fronte italiani ha finalmente convinto Federico Gaio, che ha finalmente espresso una parte del suo potenziale, mentre dalle qualificazioni hanno giocato un buon torneo Pietro Fanucci e lo show-men Adelchi Virgili, arresosi agli ottavi contro un buon Potito Starace. Hanno invece deluso gli altri, come Luca Vanni e un Filippo Volandri ancora una volta sotto tono. Sembra che Volandri non riesca più a giocare con la stessa intensità fatta vedere nel corso di tutta la sua carriera, forse anche a causa dei numerosi acciacchi.
Siamo ormai arrivati in vista della stazione Santa Lucia di Venezia e il mio amico, patito di doppio, che gioca abitualmente, mi chiede notizie sul torneo di doppio, vinto dalla coppia improvvisata formata dagli spagnoli Cervantes e Lizariturri, prova a sfruttare in tutte le partite che hanno disputato ogni errore degli avversari. Sul fronte Italia bene i semifinalisti Ghedin-Grassi, secondo me pronti al salto di qualità nei primi cento del mondo di specialità.
Sperando che il torneo di Cortina continui a riservare emozioni come in questa edizione, mi avvio verso il mio B&B di fiducia a Venezia, dove dopo due mesi in giro per il mondo trascorrerò finalmente un piccolo periodo di riposo. Luigi M. D’Auria