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Settimanale indipendente fondato e diretto da Donato D’Auria. Registrato presso il Tribunale di Torino il 7 ottobre 2011 n. 64

Editoriale

Olimpiadi 2024: Bilancio positivo per lo sport Italiano?

21 agosto 2024

Parigi – 12 ori, 13 argenti, 15 bronzi. É stato questo il bilancio, in termini di medaglie, degli atleti italiani alle Olimpiadi di Parigi 2024. Si tratta di un risultato che migliora (in termini di ori e argenti conquistati) lo storico risultato di tre anni fa a Tokyo. Come sempre in questi casi, i freddi numeri non dicono tutto, ma sono comunque sintomatici di un movimento sportivo italiano in salute, quantomeno nei suoi atleti di punta.

Nel corso dei sedici giorni di gara dei Giochi non sono mancati, inoltre, anche tanti piazzamenti a ridosso del podio, che hanno portato l’Italia in una posizione migliore nella classifica a punti di molti sport (classifiche che tengono conto dei piazzamenti nei primi dieci) rispetto al già ragguardevole nono posto nel medagliere. Si é trattato, dunque, di un’Olimpiade con tanti piazzamenti di qualità, anche fra quelli che hanno creato più delusione fra i tifosi, come nel caso della 4×100 maschile di atletica, del volley maschile e della gara individuale di fioretto femminile.

Non sono mancate, tuttavia, anche le grandi imprese dei portacolori azzurri, dalla seconda medaglia d’oro in altrettante Olimpiadi di Tita e Banti nella vela Nacra 17, lo splendido argento di Nadia Battocletti nei 10.000 metri femminili, storico perché si é trattato della prima medaglia di un’atleta europea nella specialità da Sydney 2000, oppure l’oro, bellissimo quanto inatteso, della coppia Consonni-Guazzini nella madison di ciclismo femminile, o ancora il grandissimo bronzo di Lorenzo Musetti nel tennis, a cent’anni di distanza dalla medaglia di De Morpurgo a Parigi 2024. L’impresa più significativa di tutte, a nostro avviso, é stata però, l’oro nella pallavolo femminile, non tanto e non solo per il valore assoluto di una medaglia, prima volta assoluta per il volley azzurro, che consacra un gruppo di grandi giocatrici e  un intero movimento, ma anche per la lezione di cultura sportiva e di gestione di un gruppo di atlete di alto livello impartita dall’allenatore Julio Velasco, ritornato ad allenare la nazionale azzurra e, a nostro avviso, uomo sportivo da copertina della spedizione azzurra.

In un’edizione dei giochi certamente non priva di polemiche, dalla logistica del Villaggio Olimpico fino alla qualità di alcuni impianti di gara, ma in cui la Francia ha avuto certamente il merito di riportare i Giochi al loro effettivo splendore, dopo due edizioni a porte chiuse (Pechino 2022, Giochi Invernali, e Tokyo 2020), lo sport italiano ha consegnato al mondo l’immagine di un movimento di qualità. Il nostro augurio, come testata, é che questa immagine possa venire confermata anche da tre importanti eventi sportivi che il nostro Paese ospiterà nei prossimi due anni: le Universiadi di Torino 2025, i Giochi Olimpici Invernali di Milano e Cortina 2026 e i Giochi del Mediterraneo di Taranto. La qualità e la cultura sportiva di un Paese, infatti, si misurano anche a livello di impianti, organizzazione e gestione dirigenziale e la nostfa sensazione é che l’Italia, su questi fronti, debba ancora dimostrare di essere tornata ai vertici. Luigi M. D’Auria

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