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Settimanale indipendente fondato e diretto da Donato D’Auria. Registrato presso il Tribunale di Torino il 7 ottobre 2011 n. 64

Ciclismo

A Cervinia Aru torna secondo e lancia l'ultima sfida a Contador

30 maggio 2015

A Cervinia Aru torna secondo e lancia l’ultima sfida a Contador

Cervinia – Finalmente ci è riuscito. Fabio Aru ha vinto la diciannovesima tappa del Giro con una azione spettacolare che ha riacceso la passione dei tifosi italiani, parsi un po’ delusi dopo le sue prestazioni sulle montagne dolomitiche, che gli avevano fatto perdere contatto, molto probabilmente in maniera irrimediabile, dal padrone del Giro Contador, impegnato oggi a controllare il secondo della generale Mikel Landa. Per accorgersi di questa ritrovata passione, basta ascoltare la folla che alle premiazioni non si stanca di intonare il coretto “Fabio, Fabio” che sa di sfida al re Contador, per la prima volta denudato dei simboli del controllo della corsa. Sull’ultima salita di Cervinia, dove un gruppo limitato ad una trentina di unità dalle ascese di Saint Barthelemy e Saint Pantaleon ha ripreso i fuggitivi, Contador non è riuscito a controllare una corsa che è esplosa dopo gli scatti dei soliti Krujswik ed Hesjedal, bravi a provarci in ogni tappa, e si è dovuto accontentare di rimanere passivo in un gruppo Maglia Rosa dove erano presenti 8 corridori, tra i quali un ritrovato Uran, gestito da Landa e Aru, amici rivali che come al solito hanno isolato Contador senza, tuttavia, riuscire ad impensierirlo per quanto riguarda il discorso generale. Ai meno otto dall’arrivo, tuttavia, un attacco di Hesjedal ha rimescolato le carte, facendo di nuovo esplodere il gruppo dei migliori. Dopo alcuni attimi di scatti e contro scatti, la maglia bianca Aru ha preso l’iniziativa con un attacco imperioso, cui nessuno ha voluto (o saputo) rispondere. Il sardo ha quindi ripreso il fuggitivo ed è andato a vincere la tappa in solitario, bissando il successo dell’anno scorso a Plan di Montecampione, dove davvero si rivelò al mondo. Questo successo gli ha dato di fatto la certezza di rimanere sul podio a Milano, data la contestuale crisi di Andrey Amdor e di Trofimov. Il sardo, inoltre, ha ancora qualche minima possibilità di insidiare il primato di Contador, se sarà bravo a fare gioco di squadra con il compagno di squadra Landa ora terzo in generale sul temutissimo Colle delle Finestre, una delle salite più dure del mondo proposta quest’anno per la terza volta. Infatti, sarà proprio questa salita a fare da teatro all’ultima battaglia tra i gladiatori del Giro, che dopo la discesa del Finestre, affronteranno l’ultima salita di quest’anno sul Setriere, versante di Pragelato, dove tutti gli appassionati sapranno chi sarà il novantottesimo vincitore della Corsa Rosa. Gli scenari possibili sono tre: il più probabile è che Contador tenga la maglia o vinca addirittura la tappa. Il secondo è che Aru faccia l’impresa, mentre il terzo è che, dopo una crisi di Aru, sia Landa a tentare il tutto per tutto. Comunque vada, resta comunque un Giro bellissimo, che io e il mio autista Gigione Magnani ricorderemo per sempre. Luigi M. D’Auria

Fabio Aru, vincitore della ventesima tappa del Giro d’Italia

(Foto: Sebastiano Spina)

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