Torino – Sabato 6 dicembre 2014, allo Stadio olimpico di Torino, con temperatura mite, alla presenza di quindicimila spettatori, che nell’anticipo della 14esima giornata del campionato di Serie A, hanno assistito all’emozionante e sofferto pareggio 2-2 tra il Torino e il Palermo.
Il Torino è partito bene, ha subito cercato di tenere alto il ritmo, ma il Palermo molto organizzato e in gran forma con il suoi giovani talenti pressava alto e chiudeva tutte le azioni del Torino. Addirittura su un svarione della difesa del Toro, il Palermo va in vantaggio con un gol di Rigoni lanciato con un delizioso tocco in orizzontale che in corsa batte Gillet al sedicesimo. Il Torino reagisce, ma fatica a costruire e sbaglia molto, perde tanti palloni nei contrasti. Con coraggio il Torino pareggia al 34esimo con Martinez, abile a sfuggire al suo avversario, si gira rapido e batte Sorrentino. Su ennesimo sbaglio del Toro, il talento del Palermo Dybala, che prima spreca in contropiede graziando il portiere e poi segna il suo settimo gol stagionale da campione navigato, controlla di tacco, si sbarazza di Vives e di sinistro insacca l’incolpevole Gillet in uscita al 44esimo 1-2 e si va negli spogliatoi.
Nel secondo tempo il Torino cambia faccia, più coraggioso aggredisce il Palermo che arretra e la partita diventa spettacolare e piacevole. Il Torino spreca tre occasioni, cresce il lavoro di Darmian e El Kaddouri e su un calcio d’angolo al 18esimo Glik, con un perfetto colpo di testa e soprattutto una scelta di tempo e di posizione, insacca nella porta di Sorrentino. La partita continua con qualche brivido da entrambe le parti e il risultato soddisfa il Palermo, al sesto risultato utile consecutivo a beneficio della classifica. Per il Torino, che rompe il digiuno di risultati e lo shock della brutta sconfitta nel derby, uno spartiacque per il campionato del Torino che non si preannuncia certo facile. I granata, nonostante gli ottimi risultati di coppa, sembrano ancora un cantiere da concludere, con poche certezze, molti dubbi e giocatori non ancora in forma, come un Amauri apparso lento e spento per l’ennesima volta. Per risalire, Ventura e i suoi dovranno lavorare sodo, ma soprattutto formare un gruppo compatto, lasciando partire i giocatori con la valigia in mano e puntando sui giovani.
Donato D’Auria
Palermo (3-5-1-1): Sorrentino, Munoz, Gonzalez, Andelkovic, Morganella, Maresca (42 st. Bolzoni), Rigoni, Chocev, Daprela (15 pt. Lazaar, 6 st. Emerson), Belotti, Dybala. A disposizione: Ujkani, Vitiello, Pisano, Milanovic, Terzi, Della Rocca, Joao Silva, Quaison, Bentivegna. Allenatore: Giuseppe Iachini. Arbitro: