Finisce sul più bello il sogno del Foggia
Foggia – Al termine della partita, in pochi, tra i quasi ventimila spettatori presenti allo Stadio Zaccheria, sono riusciti a trattenere le lacrime. Dopo diciotto anni, infatti, il Foggia sembra davvero pronto a tornare in Serie B. Invece, come accadde nove anni fa ad Avellino, i Satanelli si sono bloccati sul più bello, vanificando nella finale play-off nove mesi di lavoro.
Difficile commentare questa partita. Più che il bel gioco é stato l’agonismo sfrenato a fare la parte del leone. Complice un arbitraggio troppo permissivo, i giocatori in campo non si sono risparmiati colpi proibiti. Più che una partita di calcio, l’incontro si é trasformato quasi in un regolamento di conti tra bande di periferia, dove tutti provavano giocate difficilissime per risolvere la partita da soli. Al Pisa, dimostratosi veramente organizzato, poteva anche andare bene, mentre lo stesso non si può dire per il Foggia, che aveva bisogno di maggior organizzazione per scardinare la difesa pisana e ribaltare il 2-4 della gara d’andata.
Purtroppo per i tifosi foggiani, questo 1-1 potrebbe essere la pietra tombale sulla gestione De Zerbi. Dopo due anni particolarmente positivi, in cui ha riportato il bel gioco e un trofeo (la Coppa Italia Lega Pro di quest’anno) a Foggia, il giovane allenatore sembra intenzionato a fare il salto nelle élites del nostro calcio. Per lui si parla addirittura di un approdo in Serie A, dove potrebbe guidare la matricola Crotone alla ricerca di una storica salvezza. Secondo i rumors di mercato, alcuni giocatori potrebbero seguirlo, primo fra tutti il bomber Iemmello. Inoltre, diversi giocatori sembrano destinati a partire, primo fra tutti i due giocatori “scuola Barça” Riverola e Sainz-Maza, che sarebbero pronti ad accettare offerte di club delle prime due serie del loro campionato d’origine.
In ogni caso, il mercato é appena iniziato, e quindi non é ancora detta l’ultima parola riguardo le cessioni dei pezzi pregiati dell’organico (le cui cessioni potrebbero comunque servire per monetizzare e acquistare dei giovani talenti) A nostro avviso, però, la cosa più importante da cui ripartire é la stabilità societaria. Dopo anni di incertezze, infatti, la famiglia Sannella può e deve garantire a squadra e tifosi una continuità che, a nostro avviso, é indispensabile per sognare in grande.
In conclusione di articolo, ci sembra giusto parlare degli scontri che hanno infiammato lo stadio Zaccheria nel corso della finale play-off contro il Pisa. Premesso che non tutti i tifosi si sono (per fortuna) abbandonati ad episodi di violenza, riteniamo che i tifosi che lo hanno fatto (colpendo addirittura Gattuso con una bottiglietta) siano abbastanza per etichettare il Foggia come una tifoseria violenta. Pertanto, società e forze dell’ordine devono collaborare per rendere lo Zaccheria la casa dei foggiani sportivi e onesti. Solo allora si potrà costruire uno splendido stadio senza barriere, come proposto dal Presidente Fares. Luigi M. D’Auria