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Settimanale indipendente fondato e diretto da Donato D’Auria. Registrato presso il Tribunale di Torino il 7 ottobre 2011 n. 64

SerieA

L'Udinese schianta un Torino in lieve crisi nell'ultima partita prima della sosta

25 dicembre 2015

L’Udinese schianta un Torino in lieve crisi nell’ultima partita prima della sosta

Torino – L’Udinese di mister Colantuono (ex mister del Torino) ha sconfitto un Toro che ha toccato uno dei punti più bassi della gestione Ventura. La classifica non è per niente deficitaria, visto che la squadra é undicesima, ma qualcosa sembra essersi inceppato dal punto di vista tecnico.

Le ripartenze non sono ficcanti come a inizio stagione, l’attacco é in piena crisi e la difesa ha visto tempi noi migliori. Anche il rapporto con il pubblico non é più idilliaco, come testimoniato dai fischi ricevuti dalla squadra già all’ingresso in campo. Purtroppo, alcuni di questi fischi sono giunti anche da una tribuna stampa più rovente del dovuto.

 

Anche l’Udinese non è serenissima, ma non è certamente reduce da uno 0-4 in un derby. I ragazzi di Colantuono hanno, quindi, tutto il tempo di impostare la partita senza paura di ricevere bordate di fischi al primo errore. Il Toro, invece, appare ingessato dal pressing alto dei friulani, abili anche a ripartire sfruttando gli errori sulla trequarti dell’impreciso centro campo granata. Mentre Di Natale guida la squadra comanda la squadra come un allenatore in campo, il giovane croato Perica (di proprietà del Chelsea) infastidisce l’insicura difesa del Toro. Dopo alcune occasioni sventate da un attento Padelli, lo stesso Perica porta in vantaggio l’Udinese con un diagonale preciso che taglia le gambe al Toro, che per poco non va a picco già al termine della prima frazione di gioco.

Nel secondo tempo la musica non cambia: il Toro fatica ad impostare, mentre l’Udonese sfrutta ogni errore dei Granata per essere pericolosa. Nonostante la dubbia espulsione di Wague (ingenuo a protestare dopo un fallo su Quagliarella) i friulani continuano ad essere pericolosi, mentre il Torino persevera in un possesso palla sterile che non impensierisce l’Udinese corsara e, a questo punto, serena e pronta a brindare.

I granata possono solo benedire questa sosta, che consente loro di riordinare le idee per tornare ad esprimere quel calcio veloce, semplice ed efficace che li ha resi una realtà italiana da imitare. Il primo obiettivo é recuperare i giocatori infortunati o in  crisi tecnica: pensiamo a Belotti, Maksimovic, Avelar e a Quagliarella, tutti giocatori di cui Ventura ha bisogno. I due difensori sono prossimi al rientro, mentre é più difficile valutare la situazione dei due attaccanti titolari, che devono lavorare soprattutto dal punto di vista mentale per tornare a gonfiare le reti di mezza Italia.

Per quanto riguarda il mercato di gennaio, il primo obiettivo deve essere quello di non vendere nessuno dei pezzi pregiati del pacchetto di centrocampo, magari per acquistare giocatori di dubbie qualità agonistiche. Sul fronte acquisti, invece, la priorità é trovare un regista, possibilmente giovane, che possieda le caratteristiche tecniche dei ben più celebri Pirlo e Verratti. Il Torino, infatti, è troppo legato alle ripartenze e fatica ad impostare. Troppo spesso Ventura é stato costretto ad improvvisare registi centrocampisti con altre caratteristiche o, peggio, ad affidare la fase di impostazione al fraseggio tra difensori e portiere. Per continuare a volare servono sicuramente velocità e intensità, ma che un po’ di fosforo non guasta mai. Donato D’Auria

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