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Settimanale indipendente fondato e diretto da Donato D’Auria. Registrato presso il Tribunale di Torino il 7 ottobre 2011 n. 64

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Per il secondo anno consecutivo il keniota Patrick Terer imprime il suo sigillo sulla Maratona di Torino 27° edizione

02 dicembre 2013

Per il secondo anno consecutivo il keniota Patrick Terer imprime il suo sigillo sulla Maratona di Torino 27° edizione

Torino – Domenica 17 novembre 2013, con una giornata mite, si è celebrata la 27esima edizione della Maratona di Torino con il record di partecipanti e un nuovo percorso, che si svolgeva soltanto in quattro comuni e per trenta chilometri nella città.

Dopo un duemiladodici che aveva trasformato la Turin Marathon in una grande Maratona internazionale, il duemilatredici è stato l’anno della conferma tanto che, nonostante le difficoltà economiche è riuscita a mantenere il prestigioso riconoscimento IAAF di Gold Label Road Race ed ha aumentato considerevolmente il numero di iscritti, che quest’anno è salito a quota 4200, un vero record per la Turin Marathon.

La corsa è stata presentata ufficialmente sabato 16 novembre nella splendida cornice di Palazzo Chiablese, un tempo antica residenza di famosi personaggi come il Cardinale Maurizio di Savoia e il Re di Sardegna Carlo Felice e oggi sede della Soprintendenza per i Beni Culturali del Piemonte. La conferenza stampa, ottimamente diretta da Pietro Chiabrera, figlio del presidente della Turin Marathon Luigi, che ha presentato i top runners presenti in gara, tra cui spicca sicuramente il vincitore dell’edizione 2012 Patrick Terer, il terzo classificato dell’edizione 2008 della maratona di Parigi Benjamin Kolum e il due volte campione italiano Giovanni Gualdi. Nelle donne invece le favorite erano l’atleta dell’esercito Fatma Maraoui e la portacolori della Corradini Rubiera di Carpi, Ivana Iozzia, data l’assenza di atlete degli altopiani africani. Davvero bella l’assegnazione del Premio Arri a Valeria Straneo, medaglia d’argento sulla Maratona ai mondiali di Mosca di quest’estate.

La giornata di domenica si è aperta positivamente per la troupe del Running Sport News che ha potuto per la prima volta assistere alla Maratona sul Van a seguito della testa della corsa maschile. La Maratona, iniziata  alle nove e mezza, ha visto da subito i kenioti imprimere il loro ritmo staccando gli italiani. Gli atleti dell’altopiano hanno impresso alla corsa un ritmo di circa tre minuti al chilometro che ha fatto capire a tutti che il nuovo percorso della Turin Marathon ha mantenuto le attese.

Alla testa della corsa sono rimasti al decimo chilometro il vincitore dell’anno scorso Patrick Terer, l’altro favorito Benjamin Kolum, Robert Ndiwa, Samson Kagia e Kariuki. Tuttavia al chilometro sedicesimo gli atleti di testa hanno impresso un’ulteriore accelerata che ha fatto staccare da subito un Kariuki che nel corso della gara sarebbe evaporato e scomparso dai piani alti della classifica. In corrispondenza della Palazzina di Caccia di Stupinigi, Terer ha provato a fare la voce grossa staccando Kagia e portando con lui Ndiwa e Kolum ad uno strepitoso passaggio alla mezza in 1h e quattro minuti.

Mentre negli uomini si susseguivano gli scatti, nella gara femminile Ivana Iozzia e Fatma Maraoui avevano già fatto il vuoto al quindicesimo chilometro, palesando le carenze delle altre, che tuttavia non erano decise a mollare e tentavano di organizzare una lieve resistenza.

Al trentesimo chilometro la gara maschile entrava veramente nel vivo con un Patrick Terer che si dimostrava il più forte, staccando senza timore uno stanco Ndiwa e un Kolum che da anni non riesce più ad essere quell’atleta capace di firmare una delle prime venti prestazioni mondiali stagionali. In seguito, Terer aumentava progressivamente il vantaggio, annichilendo la concorrenza e chiudendo con l’ottimo tempo di 2h.08’52” e staccando una concorrenza rivelatasi troppo morbida per un talento della Maratona internazionale come lui. Il secondo posto va meritatamente a Benjamin Kolum, che precede un ottimo Samson Kagia, artefice di una gara ordinata e attendista, quarto chiude Robert Ndiwa. Tra gli italiani nessuno riesce a contrastare lo strapotere degli atleti kenioti, mentre nella corsa per la maglia azzurra “vince” il pugliese dell’Aeronautica Mimmo Ricatti, seguito a ruota dal friulano Stefano Scaini (accompagnato dalla moglie, la maratoneta Incerti, e dalla figlia), che chiude al sesto posto e dal molisano dell’Atletica Isernia, Giovanni Grano, promessa della Maratona azzurra e da un deludente Giovanni Gualdi, mai visto nella testa della corsa. La top ten è stata completata da Carmine Bucilli e dal keniano Peter Kariuki, che dopo un ottimo avvio ha letteralmente mollato.

Nella gara femminile, tutto facile per Ivana Iozzia, che ritocca di pochi secondi il proprio primato personale e che si concede il lusso di passeggiare negli ultimi chilometri dopo il ritiro di una spenta e goffa Fatma Maraoui. Al secondo posto, ad oltre sette minuti dalla prima, è giunta la portoghese Da Silva, che dimostra la buona caratura della scuola del suo Paese. Al terzo posto ha chiuso la sorpresa italiana Elena Casaro.

Davvero bella questa edizione della Turin Marathon, vinta da un giovane come Patrick Terer, che si conferma un talento della Maratona mondiale. Infatti, questo giovane ventitreenne ex siepista ha migliorato il suo personale di quasi due minuti e a detta del suo coach, Gabriele Nicola, può aspirare a correre la Maratona in 2h 05’, grazie ad una grande costanza e tenacia negli allenamenti. Peccato, invece, per la gara femminile, che a causa di vari ritiri e defezioni ha visto all’arrivo solo tre delle sette top runner schierate al via. Speriamo il prossimo anno di assistere ad una gara ancora più combattuta.

Dopo un ottimo pranzo in sala stampa con l’amico Gabriele Nicola, la troupe di Running Sport News ha raggiunto la Galleria San Federico in Via Roma per incontrare l’amico e podista Alex Maza, titolare dello store torinese di Poltrona Frau.

Luigi Maria D’Auria

Questi gli arrivati al traguardo del Running Center Club Torino:

Massimiliano Capra 2h.58’54; Gianfranco Milone 3h.19’20; Federico Cossa 3h.23’37; Gianluca Coppola 3h.27’05; Claudio Garino 3h.29’44; Fabrizio Gatti 3h.31’00; Claudio Pereno 3h.33’29; Giorgio Truccone 3h.36’37; Ivan Zaia 3h.40’14; Guglielmo Ferraccini 3h.44’31; Mario Rasetti 3h.54’42; Mauro Borello 4h.02’41; Stefano Della Nina 4h.11’21; Ornella Carla Cerutti 4h.35’03; Claudia Mussa 4h.35’59; Arianna Belluco 4h.51’16; Antonella Standoli 4h.56’16.

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